Il giornalista Enrico Mentana tra le poche voci in sostegno dell’attore Enrico Montesano, cacciato dalla trasmissione Rai, “Ballando con le Stelle”.
“N’apocalisse!’, esclamava al culmine del suo monologo Felice Allegria, il personaggio che impose all’attenzione del pubblico televisivo Enrico Montesano, ormai mezzo secolo fa. E una apocalisse mediatica si abbatte oggi sull’attore romano, per quella incredibile maglietta della Decima Mas (con tanto di motto inequivocabile, ‘Memento audere semper’ scritto sul dorso) indossata durante le prove del programma a cui partecipava, ‘Ballando con le stelle'”.
“Montesano è stato espulso, già lo sapete. Cartellino rosso, via dalla gara. E per quanto vi possa sembrare sconveniente non sono affatto d’accordo. Non do e non accetto lezioni di antifascismo. Se avessero vinto quelli per cui combatteva la Decima Mas non sarei nato, e idealmente starei sempre e comunque con chi sfilava a Milano quel 25 aprile del 1945. Ma il fallo da espulsione contestato a Montesano sta dieci gradini sotto il busto di Mussolini esibito in casa della seconda carica dello Stato”.
Conclude Mentana “Non solo. Non amo l’indignazione a scoppio ritardato. Ieri sera, quando le immagini delle prove di ballo con la famigerata maglietta sono state trasmesse, nessuno si è accorto di niente. Nessuno. Né si era accorto di nulla chi aveva fatto le riprese di quelle prove, chi le aveva montate, chi le aveva visionate, chi le ha messe in onda”.