Accuse forti quelle mosse contro il governo italiano sul caso Sea Watch: Conte e Toninelli aveva parlato di una violazione delle disposizione della Guardia Costiera libica da parte delle organizzazioni, una ricostruzione in contrasto, però, con i resoconti di soccorso redatti dalla stessa nave e dalla Sea Eye, che avevano prestato soccorso a dei migranti in difficoltà. Per la precisione 32 persone a bordo di un gommone, indivituate il 22 dicembre, un caso di emergenza che aveva fatto scattare le procedure per il recupero.
A quel punto il capitano della Sea Watch 3, la nave intervenuta per prestare soccorso, chiama Tripoli. “No reaction” si legge nel report. Alle 12.48 manda una mail all’Mrcc di Tripoli. Anche in questo caso “no reaction”. Appurato che dalla Libia non arrivano risposte, partono le richieste a mezza Europa per avere un porto di sbarco, ottenendo una lunghissima sequenza di dinieghi. La nave, alla fine, ripara nelle acque maltesi per il maltempo. Dunque i fatti, così come riportati nei documenti inviati dall’equipaggio ai propri avvocati e a disposizione delle autorità, smentirebbero la versione divulgata da Palazzo Chigi.
Tripoli aveva inizialmente ordinato alla nave di stare lontano dai migranti, ma i medici di bordo si erano accorti che due persone presenti sulla carretta di legno non stavano bene e avevano bisogno di assistenza, costatando poi che la stessa imbarcazione non era sicura. Così tutti i passeggeri erano stati messi in salvo. Il governo gialloverde aveva parlato di una piena violazione delle norme marittime da parte delle due ong coinvolte, le tedesche Sea Watch e Sea Eye: parole che stonano con la ricostruzione che emerge dai documenti diffusi da La Repubblica.
Sul caso si era espresso anche il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, che all’Ansa aveva detto: “L
a nave di Sea Eye ha mentito sullo stato del barcone dal quale ha prelevato i migranti, che non stava affatto affondando come da essa comunicato”. Parole che non tornano, leggendo le carte. E che hanno attirato contro il governo gialloverde le accuse di molti utenti sui social.
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