Di guardare troppo lontano, al momento, non ha troppa voglia nessuno, tra i partiti italiani. Testa alle prossime amministrative, appuntamento importante e pieno di duelli che agitano già entrambi gli schieramenti. Sullo sfondo, però, resta ben delineato all’orizzonte uno dei prossimi passaggi-chiave, al quale tutti guardano con interesse: la scelta del successore di Sergio Mattarella, che ha già ribadito più volte la sua volontà di dire addio al Colle, senza bis. E con il nome dell’attuale premier Mario Draghi che continua a circolare, fortissimo.
Non tutti, però, vorrebbero Draghi in volo diretto da Palazzo Chigi al Quirinale. Innanzitutto perché l’ipotesi porterebbe inevitabilmente anche a elezioni anticipate. E poi perché c’è anche una fetta di politici che tifano sì per l’attuale premier, ma nell’ottica di una sua conferma alla presidenza del Consiglio. Come rivelato dal Foglio, all’interno del Pd c’è già una fazione schierata su questa posizione, riassunta nelle recenti dichiarazioni di Enrico Morando: “Ma la mia idea prescinde, almeno in parte, dalla necessità di confermare a Palazzo Chigi Mario Draghi”.
“Certo – ha spiegato Morando – sarebbe una prospettiva eccellente. Ma ciò che più mi preme è ‘draghizzare il Pd’, fare del nostro partito l’asse fondamentale dell’agenda del premier”. Una tesi confermata anche da Chiara Gribaudo, esponente della segreteria del Pd: “Draghi sta ricostruendo l’immagine dell’Italia nel mondo. In Europa e in sede di G20 il premier è diventato un punto di riferimento, specie alla vigilia elettorale in Germania e Francia. L’Italia ha l’occasione di riportare l’Europa al baricentro mediterraneo e di essere avanguardia nella costruzione di un’Unione più integrata dal punto di vista dei diritti sociali e della politica estera”.
Certo, da qui all’elezione del prossimo premier ci sono ancora tante, tantissime incognite. A partire da una legge elettorale fin qui soltanto abbozzata e che chissà come sarà nella sua forma definitiva. Ma resta la consapevolezza di una parte del Pd decisa a fare il tifo per Mario Draghi, convinta che sarà ancora la scelta migliore per il Paese. E pronta nuovamente a tendere la mano alle forze politiche più moderate pure di vederlo confermato al suo posto.
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