Fa ancora discutere la favola trans raccontata da Checco Zalone sul palco di Sanremo. Il popolare attore comico pugliese è voluto entrare a modo suo nella discussione sui diritti delle persone omosessuali e transessuali. Le polemiche ovviamente non sono mancate. Nemmeno nello studio di Controcorrente, dove il giornalista Alessandro Cecchi Paone picchia duro contro Zalone. A contrastare in parte le sue posizioni, forse un po’ a sorpresa, l’attivista lgbt Imma Battaglia.
“Cosa non ti ha convinto” dell’esibizione di Checco Zalone? Gli domanda la conduttrice Veronica Gentili. “Ha fatto un errore di fondo che non bisogna fare mai. – va subito al punto Cecchi Paone – Il politicamente corretto, che qualche volta esagera per carità, è stato giustamente inventato per tutelare le minoranze più fragili e più discriminate. E quindi bisogna stare attenti alle parole perché le parole possono fare male quanto uno schiaffo, un pugno o una violenza sessuale”.
“Allora, quale è la regola che Zalone ha dimenticato e che non dovremmo mai dimenticare? È che sui gay o sui trans possono parlare, scherzare o irridere soltanto i gay e i trans. – illustra la sua posizione sulla materia Cecchi Paone – Perché solo loro sanno quale è il punto oltre il quale non si deve andare per non riaprire vecchie ferite e vecchi dolori. Ma questo vale anche per l’umorismo ebraico. Woody Allen può prendere in giro gli ebrei perché è ebreo e sa perfettamente cosa dire e cosa non dire”.
“È noto che la comicità di Checco è questa. Lui utilizza il linguaggio popolare, quello becero e truculento per esorcizzare”, interviene allora la Battaglia. “Sì, quello degli omofobi”, tiene però ancora il punto Cecchi Paone. “Lo fa esattamente per ottenere l’opposto. – lo contraddice la sua interlocutrice – Personalmente il momento che più mi ha turbato non è stato quello della favola che era anche ovvia come storia. È quando lui ha detto ‘manca la scema’ parlando delle donne che erano al fianco di Amadeus. Io ho trovato scadente l modo in cui ha recitato”, conclude l’attivista.
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