Alessandro Cecchi Paone infuriato con Angelo Giorgianni. A più di un mese dalle polemiche seguite alla manifestazione No green pass di Roma del 9 ottobre scorso, il magistrato che era salito sul palco di piazza del Popolo è ospite di Myrta Merlino a L’aria che tira. Giorgianni è in collegamento video e l’accordo con la conduttrice è quello di non avere un contraddittorio con gli altri ospiti. Il giudice della Corte d’Appello di Messina è stato sospeso da funzioni e stipendio dal Csm, proprio a causa della partecipazione a quella manifestazione e alle sue dichiarazioni considerate molto gravi.
Il magistrato espone le sue teorie abbastanza singolari e provocatorie su Covid e green pass. “Dottore basta non può dire queste cose. – sbotta ad un certo punto Cecchi Paone – Lei sta dicendo delle cose assurde. Innanzitutto ha elencato una serie di personaggi che stanno facendo dei danni terribili al Paese dal punto di vista sanitario. Tra questi, Alessandro Meluzzi che è stato sospeso dall’Ordine dei medici”. Giorgianni prova a difendersi. “Io non sono venuto qui per fare polemica con lei. Dopo tre settimane ho accettato dopo molte pressioni di essere presente ad un confronto”, esclama minacciando di andarsene.
“Ma che gente frequenta lei? Frequenta con più piacere i neofascisti ho visto. Li ho visti sul palco accanto a lei”, alza però ancora la voce Cecchi Paone costringendo la conduttrice ad intervenire per calmare le acque. “Se lei vuole fare spettacolo a discapito della verità io non sono disponibile”, ripete allora per due volte Giorgianni. “Però Norimberga era contro criminali di guerra. Non si permetta di parlare dei governanti italiani come dei criminali nazisti in guerra. Ignorante di storia”, lo incalza però ancora più furente il giornalista.
“Lei è una persona che vuole mettermi in bocca quello che non ho detto. Il mio interlocutore mi parla addosso e non vuole sentire le mie idee, ma affermare le sue”, lo bacchetta allora il magistrato ottenendo anche le scuse della Merlino. Ma è lei a quel punto a chiedergli conto delle sue dichiarazioni sul processo ai nazisti di Norimberga. “C’è una confusione tra il processo e il codice di Norimberga”, precisa allora Giorgianni prima di ricevere gli ultimi “insulti gratuiti” di Cecchi Paone.
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