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Cécile Kyenge, che beffa: il marito si candida con Salvini! La Lega la definì “orango”

Il marito di Cécile Kyenge, eurodeputata Pd, ha annunciato che si candiderà con la Lega alle prossime elezioni Comunali in provincia di Modena. Un cortocircuito. Ricordiamo che Roberto Calderoli, della Lega, è stato condannato in primo grado a 18 mesi dal Tribunale di Bergamo per diffamazione, con l’aggravante dell’odio razziale, per l’insulto all’ex ministro del governo Letta, Cecile Kyenge nel luglio 2013 nel corso della festa della Lega di Treviglio, quando l’attuale vice presidente del Senato parlò di “orango” in riferimento all’allora ministro delle Pari opportunità.

E ora il marito che fa? “Ho firmato per Salvini ai banchetti della Lega, entrerò in lista alle comunali di Castelfranco Emilia, sono persone perbene quelli della Lega”. L’annuncio è stato fatto dallo stesso Domenico Grispino, marito della parlamentare Pd, a La Zanzara su Radio 24.

“Ci sono le elezioni comunali”, ha detto, “e metto a disposizione della Lega quello che so, le mie competenze”. Grispino ha anche firmato ai gazebo contro il processo a Salvini sul caso Diciotti: “Sì finirà nel nulla”, ha detto. “Se uno prende una linea poi non può cambiare, è evidente che Salvini lo fa per svegliare l’Europa. Sta facendo bene”. Proprio la Kyenge però, è stata più volte attaccata dal Carroccio.

Oltre a Calderoli, come abbiamo ricordato, a maggio 2017 invece fu l’ex eurodeputato leghista Mario Borghezio a essere condannato a un risarcimento di 50mila euro per la collega Pd dopo aver detto che l’allora ministra “voleva portare le sue tradizioni tribali in Italia” e che “gli africani appartengono a un’etnia molto diversa dalla nostra”.

 

Ad aprile 2018 invece c’era stato il caso delle feci di un cane sulle pareti della casa della Kyenge: lei parlò di “odio razziale”, il marito la smentì rivelando che si trattava di liti tra vicini di casa. Per Grispino i rapporti tra il Carroccio e la moglie comunque non sono un problema. “Io penso per me, ognuno pensa per sé, con mia moglie non parlo mai di queste cose”, ha detto.

“Sono a favore dello slogan ‘aiutiamoli a casa loro’ e bisogna creare dei punti strategici in Africa di attrazione delle persone. Ma mica con cattiveria. Salvini non è disumano, penso che sia una macchina da guerra per avere consensi. Poi ci sono altri personaggi a cui sono più vicino, come Giorgetti. Alle Europee non voterò Pd, per il partito di mia moglie. Le persone che ho conosciuto a Castelfranco sono molto in sintonia con me e tutt’altro che aggressive”. Questo matrimonio mi sa che non s’aveva da fare…

 

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