Dalla Cei piena apertura e piena collaborazione con il governo italiano per un Natale più sobrio che aiuti a non far esplodere un’altra bomba Covid. È infatti convocato per domani, 2 dicembre, il Consiglio permanente della Conferenza Episcopale Italiana, che si riunirà in sessione straordinaria per una condivisione sulla situazione legata alla pandemia e sulle nuove vie di azione pastorale. Dalla riunione sono attese anche indicazioni sulle celebrazioni del Natale. Dopo che oggi il Papa ha deciso di non celebrare l’8 dicembre, l’omaggio alla Madonna in piazza di Spagna a Roma, e che la Commissione europea ha raccomandato di “considerare di evitare cerimonie religiose con grossi assembramenti, sostituendole con iniziative online, in tv o alla radio”, si prevede che la Cei darà le sue indicazioni.
Come riporta Repubblica, “si annuncia dunque un dicembre ancora blindato per le celebrazioni del Papa. La Messa di Natale si terrà con la presenza limitata di fedeli nella basilica vaticana e forse accessi contingentati potrebbero esserci anche per la benedizione Urbi et Orbi del 25 dicembre. Anche se le modalità dello svolgimento di questo importante appuntamento non sono ancora state decise. Si attende comunque dal parlamentino della Cei anche qualche indicazione più precisa su tutti i riti religiosi”.
La questione dell’orario della cosiddetta ‘Messa di mezzanotte’ non tocca più di tanto i vescovi. Già in Vaticano, dai tempi di Benedetto XVI, la Messa del 24 viene celebrata ben prima della mezzanotte e lo stesso accade in molte parrocchie. “E dunque, se il nuovo Dpcm manterrà il coprifuoco alle 22, le diocesi faranno in modo che le celebrazioni del 24 dicembre siano anticipate. Quanto alle Messe del 25, le più frequentate dell’anno, potrebbero non esserci nuovi protocolli ma piuttosto dovrebbe essere demandato agli stessi vescovi l’onere di chiedere a tutti i parroci di fare in modo che nelle celebrazioni siano rispettate le regole del distanziamento e del numero massimo di fedeli che sarà possibile accogliere in ciascuna celebrazione”.
Il clima tra Chiesa e governo italiano sembra di grande collaborazione. Non “c’è nessun problema” per l’orario della Messa di Natale, la Chiesa italiana è “flessibile” su questo, anche perché la “Messa di mezzanotte è una tradizione”, niente impedirà, se le norme Covid lasceranno il coprifuoco alle 22, di anticipare di qualche ora la Messa della vigilia”, dice infatti il vescovo di Campobasso, monsignor Giancarlo Maria Bregantini. Poi aggiunge: “Il Natale sobrio e solidale, che si preannuncia quest’anno è il vero Natale”.
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