Non c’è pace, né tanto meno unità, per il centrodestra. La coalizione formata da Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e cespugli centristi è andata letteralmente in pezzi durante le trattative che hanno portato all’elezione bis di Sergio Mattarella al Quirinale. La nuova alleanza tra queste forze politiche sarà difficile da sancire, vista la tensione che ancora si respira. E considerato anche che i rispettivi programmi sembrano agli antipodi. Come nel caso del tema scottante della vaccinazione dei bambini contro il Covid. Matteo Salvini e Giorgia Meloni annunciano che non vaccineranno i loro figli. Ma dalle parti di Forza Italia non la pensano così.
A riaprire le danze del dibattito sulla vaccinazione dei bambini sotto ai 12 anni è stata la Meloni un paio di giorni fa. “Non vaccino mia figlia perché il vaccino non è una religione, ma una medicina. Quindi valuto il rapporto rischi-benefici. – così la leader di Fdi – Le possibilità che un ragazzo muoia di Covid sono le stesse che uno muoia colpito da un fulmine. (Quello contro il Covid) è un vaccino in sperimentazione, che finisce nel 2023”.
Una bocciatura quasi totale dell’inoculazione del siero ai più piccoli a cui si aggiungono le dichiarazioni di Salvini. “No”, replica il leader leghista a chi gli domanda se vaccinerà la figlia più piccola. “Sono scelte che spettano a mamma, papà e pediatri. Non sono certo di dibattito politico”, taglia corto il segretario del Carroccio.
Ma la chiusura sovranista sui vaccini ai bambini non viene accolta positivamente dagli azzurri. “I miei figli sono più grandi (di quelli di Salvini e Meloni). E sono vaccinati tutti e due. – fa sapere il coordinatore forzista Antonio Tajani – Ognuno è libero di scegliere ciò che vuole per i propri figli. Io mi sono vaccinato e i miei figli anche. Se avessi un figlio in età minore, lo farei vaccinare, anche se fosse piccolo”. Posizione sposata in pieno anche dalla fedelissima berlusconiana Licia Ronzulli.
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