Una drammatica vicenda familiare si è consumata nelle prime ore di oggi, venerdì 15 marzo, in un tranquillo comune della Val D’Aosta, dove una donna di 53 anni è stata arrestata con l’accusa di tentato omicidio nei confronti del proprio figlio ventenne.Il grave episodio ha avuto luogo attorno all’1 di notte, quando, in assenza del marito, impegnato in turno di lavoro, la donna ha approfittato del sonno del giovane per aggredirlo.
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Secondo le prime ricostruzioni effettuate dai Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile, giunti tempestivamente sul posto in seguito all’allarme lanciato dalla vittima, l’attacco sarebbe stato sferrato con una violenza inaudita: il ragazzo è stato colpito prima alla testa, poi al collo e alle braccia, con armi da taglio, tra cui una mannaia.
Il giovane, fortunatamente svegliatosi durante l’aggressione, è riuscito a difendersi e a lanciare l’allarme, permettendo così l’intervento immediato delle forze dell’ordine. Trasportato d’urgenza in ospedale, le sue condizioni sono state giudicate serie ma non vita. La prontezza e il coraggio dimostrati hanno senza dubbio evitato esiti ben più tragici.La donna è stata arrestata sul posto e condotta in caserma per gli accertamenti del caso.
Le motivazioni che hanno spinto la madre ad un gesto così estremo rimangono al momento ignote e oggetto di indagine. La comunità locale è sotto shock, incredula di fronte a un atto di violenza così grave e inspiegabile, che ha frantumato la tranquillità di una famiglia e di un intero comune. Le indagini sono in corso e mirano a ricostruire la dinamica degli eventi e le possibili cause di un gesto tanto drastico, nel tentativo di fare luce su questa tragedia familiare. La vicenda ha scosso profondamente la comunità della Val D’Aosta, lasciando emergere interrogativi sulle dinamiche familiari e sulla salute mentale, tematiche sempre più al centro dell’attenzione pubblica e sociale.