Al momento sarebbero ben otto le offerte non vincolanti che Unicredit ha ricevuto per la sua Pioneer Investment Management. Ieri, infatti, era la data ultima entro cui i diretti interessati avrebbero dovuto avanzare le loro proposte. E queste proposte, per quanto non vincolanti, sono pervenute proprio nel modo e nei soggetti che ci si aspettava.
Secondo le indiscrezioni rilanciate dal Sole 24 Ore, di queste otto sarebbero due le aziende italiane interessate a mettere le mani su Pioneer, società che lavora nel campo del risparmio gestito e dalla cui vendita l’amministratore delegato Jean-Pierre Mustier si aspetta di ricavare almeno 3 miliardi di euro.
Proprio come alcune indiscrezioni avevano provato ad anticipare, queste due aziende italiane sarebbero Poste e Generali. I rimanenti nomi esteri, invece, sarebbero quelli di Allianz, Axa, Natixis, Aberdeen e Macquarie.
L’interesse dimostrato da aziende italiane e straniere all’acquisizione di Pioneer ha fatto bene al titolo azionario di Unicredit, che ha aperto la seduta di Piazza Affari con un +3.12%. A influenzare positivamente le performance finanziarie è stato anche il giudizio di Mediobanca sul titolo in questione, che proprio nelle scorse ore ha alzato il rating da neutral a outperform (portando così il prezzo obiettivo su Unicredit da 3.5 a 4.4 euro).