Vai al contenuto

Che fine ha fatto Salvini? Il vicepremier cerca serenità in campagna

Lontano dalla politica, da Roma, da quel mondo che sembra improvvisamente avergli voltato le spalle dopo mesi e mesi di meravigliosa crescita di consensi, i sondaggi sempre più belli trasformatisi di colpo in pericolosi allarmi dopo lo scoppio di una crisi di governo che ora Salvini maledice. Nel weekend il leader della Lega ha preferito isolarsi, senza rispondere al telefono. Ignorando tanto le richieste degli esponenti della Lega quanto quelle degli uomini di Forza Italia.

Sui social, eccolo pubblicare una serie di foto che lo vedono immerso nella natura, lontano dai palazzi e dalle strategie che pure sono al vaglio in queste ore. Prima uno scatto della vigna con l’uva, poi ecco arrivare anche l’orto con i fiori di zucca. In quella serie di istantanee apparentemente inutili, l’unica notizia è il luogo da cui sono pubblicati: Salvini è in Toscana, nella villa della famiglia Verdini. Ovvero papà Denis e figlia Francesca, attuale fist lady del Viminale.Una scelta non del tutto casuale. Verdini, in passato vicinissimo a Silvio Berlusconi e poi tra le figure che hanno influenzato il cammino di Renzi, è ora al fianco del Capitano, spaventato dalle conseguenze delle proprie azioni e per la prima volta costretto a fare i conti con un netto calo di popolarità. Negli ultimi tempi il rapporto tra i due ha vissuto un salto di qualità. Secondo alcune ricostruzioni, sarebbe stato tra le pareti del ristorante PaStation, locale dietro il il Senato gestito dal figlio di Devis, che l’ex senatore avrebbe convinto Salvini a non lasciare l’ovile del centrodestra. Secondo altre, poi, sempre tra quelle mura Verdini avrebbe aperto gli occhi a Salvini sulle difficoltà della crisi di Ferragosto, spiegandogli che il “governicchio” tra Pd e Cinque Stelle rischia di nascere davvero. Convincendo così il vicepremier a giocarsi la carta della marcia indietro sulla sfiducia a Conte. Forse una mossa ormai tardiva.

Grillo detta la linea: sì all’alleanza tra i Cinque Stelle e il Pd

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure