Si è risolta fortunatamente con una stretta di mano la fastidiosa vicenda che ha visto come protagonista il giocatore italiano di rugby Cherif Traoré, pilone di origini guineane del Benetton Treviso e della Nazionale. In un lungo post pubblicato su Instagram, Traoré ha raccontato che, durante la tradizionale cena di Natale con la sua squadra, ha ricevuto nel suo regalo un sacchetto contenente una banana marcia. Un gesto che il campione ha interpretato come razzista. Tempo poche ore e compagni e società sono corsi ai ripari, scusandosi con Traoré e riconoscendo la gravità del loro gesto.
“Sta arrivando Natale e come da tradizione in squadra è il momento del Secret Santa. – si era sfogato Cherif Traoré su Instagram – Un momento conviviale e scherzoso. Un momento dove ti puoi permettere di fare regali anonimi ai tuoi compagni, di quelli anche pungenti, ironici. Ieri, quando è stato il mio turno, all’interno del mio regalo ho trovato una banana. Una banana marcia, dentro un sacchetto dell’umido. Oltre al fatto di reputare il gesto offensivo, la cosa che mi ha fatto più male è vedere la maggior parte dei miei compagni presenti ridere. Come se tutto fosse normale”.
“La riunione di questo pomeriggio è stata l’occasione per confrontarsi e capire come quanto fatto da un mio compagno in occasione dello scambio dei regali Natale sia puramente frutto di una idiozia e nient’altro. – queste invece le parole di Cherif Traoré dopo l’incontro con i compagni – Ho apprezzato ed accettato le scuse sue e quelle dell’intera squadra. Sono contento del gesto e sono sicuro che quanto accaduto renderà il gruppo ancora più solido. Siamo una famiglia e come tale continueremo ad impegnarci dentro e fuori dal campo lottando, come sempre fatto, contro ogni forma di discriminazione”.
Alla riunione tra Cherif Traoré e i compagni di squadra era presente anche il presidente Amerino Zatta. “Quanto accaduto nei confronti di Cherif non rispecchia in nessun modo la nostra identità ed i valori che da anni la famiglia Benetton in primis porta avanti. – ha chiarito Zatta – Sono contento che Cherif abbia accettato le scuse capendo l’assurda stupidità compiuta da un proprio compagna di squadra. Sono certo che ciò rafforzerà il senso di coesione all’interno del gruppo e che un tale gesto non troverà mai più terreno fertile all’interno della nostra famiglia”.
Importanti anche parole pronunciate dal co-capitano del Benetton Treviso, Michele Lamaro. “A nome dell’intera squadra ribadisco che condanniamo ogni espressione di razzismo e che nessuna forma di discriminazione è accettata all’interno del nostro spogliatoio. – ha detto Lamaro – Siamo tutti consapevoli del fatto che determinati limiti non debbano mai essere oltrepassati. Infine, tengo a comunicare pubblicamente che come squadra abbiamo deciso di rafforzare il nostro impegno sociale intraprendendo un percorso finalizzato alla lotta contro qualsiasi forma di discriminazione”.
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