Elon Musk, subito dopo aver completato l’acquisizione di Twitter, aveva licenziato Vijaya Gadde, la top manager che ebbe un ruolo decisivo nella sospensione permanente dell’allora presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, dal popolare social network. Vijaya Gadde è un avvocato americano che ha ricoperto il ruolo di consigliere generale e di responsabile del settore legale, politico e fiduciario di Twitter. Una volta insediatosi come CEO del social network, ha rivoluzionato l’organigramma (cambiando anche il nome da Twitter a X) e ha divulgato i cosiddetti “twitter files”: documenti sul funzionamento della piattaforma in epoca Covid, incluse blacklist di persone che secondo il vecchio establishment del social media azzurro divulgavano informazioni false. Insomma, il mondo seppe così come aveva funzionato la censura. Ora negli Usa è iniziato un lungo giro di interrogatori per fare chiarezza su quella stagione e sulla censura. E tra questi è stata audita proprio Vijaya Gadde. E dal suo interrogatorio sono emerse delle vere e proprie bombe.
Leggi anche: Predisse il Covid e Musk a capo di Twitter. Ora il “Nostradamus moderno” ci spiega cosa ci aspetta nel 2024… e non sono belle notizie
RadioRadio ha tradotto l’interrogatorio tenuto da una agguerrita Nancy Ruth Mace, membro della Camera dei Rappresentanti per lo Stato della Carolina del Sud dal 2021. Dalle parole di Vijaya Gadde si evince il chiaro intento di censurare le informazioni alternative sulla pandemia e, quando va peggio, delle ingerenze del governo sulle policy di Twitter. Questo interrogatorio è fondamentale non solo perché Gadde afferma di aver avuto pressioni dal Governo Usa, “come da tutti i governi del mondo” (quindi compreso quello italiano), ma incalzata dall’interrogatrice, ammette anche di aver censurato medici di Stanford e Harvard, due eccellenze nel mondo degli studi e della ricerca, e perfino quelli che semplicemente erano perplessi sul vaccino obbligatorio per i minori.