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Tutti gli scheletri nell’armadio di Marcello Foa. Tweet, gaffe e il figlio Leonardo…

Marcello Foa è il nuovo presidente della Rai. Dopo una vicenda assai complessa, il sì arriva con i voti di M5S, Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. “Non ho mai militato in partiti, sarò garante del pluralismo”, le prime parole del neopresidente. Il Pd non ha partecipato al voto. E se a Foa arrivano glia auguri degli esponenti della maggioranza gialloverde, molto dure le critiche dell’opposizione. Soprattutto sul tema dell’accordo tra Cinque Stelle e Berlusconi. “Berlusconi e Di Maio festeggiano il nuovo inciucio di Arcore con la nomina di Marcello Foa a presidente Rai. Un primo brindisi per una nomina illegittima che annuncia il ritorno del Cav e lo garantisce a scapito del servizio pubblico. M5Silvio”. Lo scrive su twitter il senatore Pd Dario Stefano.

E Nicola Fratoianni di Leu: “Hanno trovato l’accordo, dopo la cena fra Salvini e Berlusconi: Forza Italia ha votato con M5s e Lega per Foa presidente della Rai: le mani di Berlusconi sulla tv di stato. Nessuna novita’”. Insomma, una volta si chiamava “inciucio”, stavolta quelli del Movimento 5 Stelle come lo chiamano l’accordo con Berlusconi? Perché quello con Salvini, ormai lo sappiamo, l’hanno chiamato “contratto di governo”. Aspettiamo un neologismo da parte della Casaleggio Associati. Rocco Casalino, se ci sei, batti un colpo.

Il candidato alla presidenza si è reso inoltre protagonista di una gaffe su Twitter. Nell’annunciare l’inizio dell’audizione, ha utilizzato erroneamente la parola ‘deposizione’: “Alle ore 13 inizierà la mia deposizione davanti alla Commissione di Vigilanza RAI”. Va be’, dopo le gaffe di Toninelli e i congiuntivi di Di Maio, questo è il minimo. Eletto formalmente presidente Marcello Foa, domani torna a riunirsi il Cda di viale Mazzini. Sarà la prosecuzione della precedente seduta, che era aggiornata e non chiusa, e si procederà alla presa d’atto e quindi ratifica del via libera a Foa. Non sono previste nomine.

Alla fine, quindi, Matteo Salvini c’è l’ha fatta e ha conquistato anche la presidenza della Rai, facendo rimangiare a Silvio Berlusconi l’originario no e conquistando un’altra delle caselle decisive del nuovo potere penta-leghista iniziata con l’arrivo a viale Mazzini del nuovo amministratore delegato Fabrizio Salini, insediato a luglio dai Cinquestelle. Di Maio e Salvini conquistando la Rai (e presto le direzioni di Tg, gr e reti) attaccano, espugnandola, la cittadella e dunque il cuore del potere. E’ la svolta.

Marcello Foa finora ha fatto discutere per la ricondivisione di un tweet del leader di Casapound, per i duri attacchi al presidente della Repubblica nei suoi editoriali e per le sue posizioni ovviamente in linea con la Lega su materie di immigrazione e diritti civili. E poi c’è il nodo Leonardo Foa, 24 anni, figlio del presidente della Rai, il quale lavora nello staff di comunicazione di Matteo Salvini, alla gestione dei social network per la precisione. Insomma, un padre raccomandato dal figlio, nel governo del cambiamento avviene anche questo.

Il giovane Foa, un ragazzo dal curriculum di studi brillante: laurea in Bocconi e master all’Ecole de Management di Grenoble. Nel settembre del 2017 il primo impiego, come social media analyst alla “SistemaIntranet.com”, la società di Luca Morisi e Andrea Paganella, che gestisce la comunicazione e l’immagine Social di Matteo Salvini. Poi arriva la chiamata definitiva nello staff del vicepremier. Che incidentalmente è anche il grande sponsor di suo padre. Quello estraneo ai partiti…

 

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