“Torneremo ad abbracciarci così e sulle nostre montagne”: è una delle frasi postate sui social che si sono dedicate durante il lockdown Martina Svilpo e Paola Viscardi. Due ragazze genuine, sempre con il sorriso, legate da una profonda amicizia e da una passione comune: quella per la montagna, che sognavano di tornare a scalare al più presto. I loro profili social sono pieni di scatti che le ritraggono sulle vette, davanti a panorami mozzafiato, con lo sguardo innamorato di chi si trova proprio dove vorrebbe essere. Purtroppo è proprio su una di quelle montagne che Martina e Paola hanno trovato la morte lo scorso sabato pomeriggio, dopo aver scalato il Monte Rosa ed essere rimaste bloccate da una tormenta. Impossibilitate a proseguire o a tornare a valle, le due amiche, di rispettivamente 29 e 28 anni, entrambe piemontesi, sono morte assiderate a 4.150 metri di quota sotto la Pyramide Vincent. Il loro rapporto di amicizia era nato fin da quando erano piccole e coltivato poi crescendo tra escursioni e scalate su quelle vette che le spingevano ogni volta a superare i loro limiti. E loro, coraggiose, ripetevano ogni volta di voler andare “sempre più su e non volere mai scendere”, finché quel momento di non ritorno è davvero arrivato ma in tragedia.
Le avventure di Paola e Martina sono immortalate nei loro scatti sui social, in cui ci sono tutte le escursioni affrontate insieme. Le Dolomiti, le Tre Cime di Lavaredo, l’Alpe Devero nel Verbano, e l’ultima di sabato scorso era affrontare insieme la scalata del Monte Rosa. Martina, 28 anni, di Trontano, sempre nell’Ossola, lavorava come insegnante oltre confine, a Bellinzona. Anche il suo profilo Facebook è pieno di foto di montagne. Qualche mese fa scriveva sotto l’immagine di un bosco: “Libertà e profumo di purezza”. Ed era proprio lo stare in alta quota che la faceva sentire libera. Una delle sue ultime immagini è quella dell’Alpe Devero con la scritta “Quando la natura decide di alzare il sipario solo per te, unico spettatore, puoi solo piangere dall’emozione”.
Paola invece viveva con i genitori in frazione Melezzo nel Comune di Trontano. Con il papà Ezio, la mamma Teresa e il fratello Simone abitava in una casetta immersa nel verde che si intravede dalla Provinciale che collega il piccolo paese del Verbano al vicino Comune di Masera. Una famiglia molto conosciuta e stimata la sua. Il papà, ora in pensione, per quasi tutta la vita si era preso cura delle strade della provincia come cantoniere. Di lei rimarrà il sorriso e la solarità, raccontano in paese. Amava la vita, i viaggi.
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