Chiara Ferragni resta ancora al centro di durissime critiche, a distanza di diversi giorni dalla deflagrazione dello scandalo legato alla beneficenza dell’influencer per la vendita del Pandoro Balocco. Il vero protagonista della furiosa polemica esplosa sui social non è però lei, ma è diventato il video di scuse che Chiara ha deciso di postare sui suoi canali. Prima alcuni utenti l’hanno accusata di indossare abiti costosissimi. Poi qualcuno ha paragonato il suo video a quello del parlamentare Aboubakar Soumahoro in difesa della moglie. E, infine, anche l’armocromista di Elly Schlein ha affondato il colpo contro di lei. Come se non bastasse, ora arriva l’accusa nei suoi confronti di aver copiato quel video da una attivista palestinese.
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Nel suo video Chiara Ferragni si è rivolta ai suoi quasi 30 milioni di follower per chiedere loro scusa per quello che ha definito un “errore di comunicazione”. La procura di Milano vuole vederci chiaro e potrebbe presto aprire un’inchiesta. L’Antitrust, invece, ha parlato di “pratica commerciale scorretta”, infliggendo una maxi multa sia all’influencer che all’azienda dolciaria Balocco.
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I gravi sospetti sul video di Chiara Ferragni
Intanto, come appena accennato, i social sono letteralmente scatenati. Sul web circola infatti il sospetto che il video di scuse di Chiara Ferragni sia stato copiato da quello di una attivista palestinese. Il 16 dicembre, infatti, cioè due giorni prima delle scuse social dell’influencer, l’attivista palestinese Salma Shawa ha pubblicato su Instagram un video per denunciare il genocidio in corso a Gaza, in cui si mostra con un abbigliamento identico a quello della Ferragni: stesso colore grigio del vestito, capelli raccolti, occhi lucidi e un filo di trucco. Ovviamente si tratta solo di supposizioni. Ma ormai il tam tam ha raggiunto milioni di persone.
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