Tanto dolore e rabbia. Una sofferenza enorme e bruciante quella dei parenti delle vittime dei femminicidi. Giovani vite spezzate per un capriccio. Un sentirsi superiori, egoisti, prevaricanti tanto da avere il diritto di dire: no, piuttosto che vivere senza che ti possa controllare, non ti lascio vivere.
Così, nonostante sia attraversando l’inferno, Elena Cecchettin manifesta la sua rabbia ma lo fa in maniera lucida. Ha ascoltato per giorni i genitori di Filippo che continuavano a ribadire: “È un po’ possessivo, ma non è il mostro di cui parlano”. E invece sì, lo era, come lo erano tutti quelli che hanno ucciso una donna prima di loro. Lo era anche Alessandro Impagniatello quando uccise a coltellate Giulia Tramontano, incinta di suo figlio.
E oggi che le cronache riportano l’ennesimo femminicidio, Chiara Tramontano pensa alla sorella e pensa a Giulia Cecchettin, unite da un destino orripilante. A lei, ad entrambe, dedica le parole di Cristina Torres Caceres, poetessa peruviana: “Se domani sono io, se domani non torno, mamma, distruggi tutto. Se domani tocca a me, voglio essere l’ultima”.
Elene, a lei ha dedicato le sue parole: “Per te bruceremo tutto”, ha scritto nelle Instagram stories dalle quali si percepisce la rabbia intensa che prova. Da giorni Elena Cecchettin parlava di Filippo e di come in passato, più volte, aveva spaventato sua sorella con comportamenti violenti e possessivi.
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