Ci risiamo. Dalle fila di Fratelli d’Italia arriva un altro saggio sull’ideologia che caratterizza il partito di Giorgia Meloni, cioè quella che difende “i valori tradizionali” e quindi vuole l’uomo capo famiglia e la donna sua appendice. Nel 2021, infatti, dopo essere finito al centro delle cronache nazionali per aver tirato in ballo contro l’aborto una presunta “sostituzione etnica”, il capogruppo di FdI all’interno del consiglio regionale delle Marche, Carlo Ciccioli, è tornato a prendersi la scena parlando di “famiglia naturale” e di “ruoli genitoriali”. E ha sciorinato una serie di considerazioni da brividi. Eccole. (Continua a leggere dopo la foto)
“I genitori di una famiglia naturale hanno compiti espliciti: il padre deve dare le regole, la madre accudire. Senza una di queste due figure i bambini rischiano di zoppicare andando avanti nella vita. Queste cose si studiano in psicoanalisi”. E poi: “La famiglia naturale, composta da padre, madre e figli è l’unica forma valida da proporre in società. I bambini hanno il pieno diritto ad avere una famiglia composta in questo modo”, ha rincarato la dose Ciccioli. (Continua a leggere dopo la foto)
Ma come riporta Il Fatto, queste affermazioni sarebbero state colte quasi con fastidio dai vertici regionali e locali di FdI. Le parole di Ciccioli hanno scatenato le reazioni sdegnate di larga parte del fronte politico di opposizione in Regione Marche: “Nelle Marche la maggioranza di destra estrema ci vuol far precipitare nel baratro culturale e valoriale” attacca Antonio Mastrovincenzo, consigliere regionale Pd ed ex presidente dell’Assemblea legislativa delle Marche. (Continua a leggere dopo la foto)
A Ciccioli ha risposto anche l’Ordine degli psicologi Marche, come riporta Il Fatto: “Pur non entrando nel dibattito politico che si svolge in sedi altre”, si legge in una nota con riferimento evidente a quanto sostenuto dal capogruppo di FdI, “ci preme chiarire questioni di contenuto dal punto di vista scientifico. In letteratura scientifica è ampiamente dimostrata l’importanza della qualità della relazione sia nella trasmissione delle regole che nello stile di accudimento. Rispetto ai fattori di rischio che intervengono nello sviluppo psicologico dell’individuo, occorre una visione bio-psico-sociale che consideri la sua complessità. Pertanto riteniamo vada posta massima attenzione nell’esprimere considerazioni che rischiano di discriminare, semplificando, condizioni familiari perfettamente funzionanti, pur non rientrando nella descrizione sopracitata”.
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