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Cina, nuovo focolaio di coronavirus nel più grande mercato di Pechino

Brutte, bruttisime notizie dalla Cina. È scoppiato un nuovo focolaio di Covid-19 nel più grande mercato all’ingrosso di generi alimentari di Pechino. Come riporta La Stampa, “il mercato Xinfadi, nel distretto sud-occidentale di Fengtai, è stato chiuso dalle autorità sanitarie nella notte tra ieri e oggi dopo un aumento dei contagi nella capitale cinese verificatosi negli ultimi tre giorni e undici complessi residenziali sono stati sottoposti a lockdown. Secondo l’ultimo aggiornamento della Commissione Nazionale per la Sanità, sono undici i casi registrati in Cina nelle ultime ventiquattro ore, tra cui cinque importati e sei registrati proprio nella capitale”.

I casi accertati collegati al mercato Xinfadi sono sette, sei dei quali confermati oggi, ma il loro numero potrebbe salire: secondo le ultime analisi citate dal tabloid Global Times, su 517 campioni raccolti al mercato Xinfadi, 45 sono risultati positivi al tampone alla gola. Il primo caso di contagio nella capitale cinese, dopo 55 giorni a zero casi, risale a giovedì scorso, seguito da altri due casi ieri. Tutti gli occhi del mondo, dunque, tornano a guardare con preoccupazione alla situazione cinese. Stando alle prime informazioni, però, stavolta si sarebbe intervenuti tempestivamente con il lockdown, ma saranno fondamentali le prossime ore per capire gli sviluppi.

Il primo paziente è stato ricoverato all’ospedale Ditan, nel versante occidentale della città: non ha mai lasciato la città, né avuto contatti con persone venute da fuori, hanno dichiarato oggi le autorità sanitarie locali. Oltre al lockdown imposto nei complessi residenziali, anche nove scuole, tra elementari e materne, nei dintorni del mercato Xinfadi sono state temporaneamente chiuse.

In programma, ha dichiarato il vice direttore del Dipartimento di Propaganda della municipalità della capitale Xu Hejian, ci sono, oltre al rafforzamento delle strategie di prevenzione e controllo con tamponi per circa diecimila persone che hanno frequentato il mercato, la sospensione di gruppi turistici inter-provinciali e di eventi sportivi.

 

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