Il mondo del cinema italiano piange la scomparsa del regista Citto Maselli, avvenuta all’età di 92 anni. La notizia è stata comunicata dal segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, Maurizio Acerbo, che ha espresso il proprio dolore per la perdita di un grande maestro del cinema e un intellettuale militante.
Nato a Roma nel 1930, Maselli ha iniziato la sua carriera come assistente di registi del calibro di Michelangelo Antonioni e Luchino Visconti, per poi esordire nella regia con il film Gli sbandati nel 1956. La filmografia di Maselli si caratterizza per la capacità di indagare la realtà contemporanea con uno sguardo attento e critico.
Tra i suoi film più famosi si possono citare I delfini del 1961, tratto dall’omonimo romanzo di Sergio Bizzarri, Gli indifferenti del 1967, basato sull’omonimo romanzo di Alberto Moravia, e Il sospetto del 1975, che racconta la storia di un uomo accusato ingiustamente di omicidio. Ma la filmografia di Maselli è molto vasta e include numerosi altri titoli, come Una storia d’amore del 1986, Codice privato del 1988, L’alba del 1991, Cronache del terzo millennio del 1996, Frammenti di Novecento del 2005, Ombre rosse del 2009 e Scossa del 2011, diretto insieme ad altri tre registi.
Maselli ha sempre mantenuto un forte legame con la sinistra italiana e ha utilizzato il cinema come strumento di denuncia e di impegno sociale. La sua scomparsa rappresenta una grande perdita per il cinema italiano e per la cultura del nostro Paese.