L’Europa è da sempre la meta preferita per gli amanti del lusso. Inteso come beni materiali a livello di abbigliamento, accessori, oggettistica, cosmetica ectc, recarsi nel Vecchio continente a fare spese significa fare acquisti di alta qualità.
D’estate come d’inverno, le nostre città sono prese d’assalto. Da Londra a Parigi, passando per Vienna e Roma, la clientela che spende di più proviene soprattutto dal lontano Oriente, che vive nel mito della cultura del beni di lusso occidentali.
I cinesi, in particolare hanno affollato i nostri negozi più costosi per anni, contribuendo alle nostre finanze e alla circolazione di un mito difficilmente attuabile.
Da qualche tempo, non è più così. La crescita esponenziale del turismo cinese nel settore del lusso si è fermata per poi arretrare.
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Il turismo cinese del lusso è in calo
Perché i cinesi non vengono più a comprare il lusso in Europa? Ce lo dice un’indagine appena effettuata da Deloitte e riportata dal noto periodico economico inglese Financial Times: i cinesi preferiscono comprare a casa loro, o meglio “da casa loro”. Stando a quanto riporta l’articolo, l’ecommerce è stato la causa principale del crollo delle vendite nel Vecchio Continente.
Dati alla mano, è una batosta più che una semplice notizia, poiché i cinesi acquistano circa un terzo dei beni di lusso nel mondo. Se non viaggiano più nelle capitali europee per fare shopping dove vanno? Se ne stanno nelle loro città, dove i prezzi del lusso sono più economici,l così risparmiano anche il viaggio. Il loro PIL interno è infatti cresciuto a vantaggio del settore di prodotti di alta gamma, mentre da noi sono stati soprattutto l’abbigliamento e le calzature a farne le spese.
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Perché i cinesi non comprano più in Europa?
Come già riportato sopra un grande fattore causale per cui ai cinesi non conviene più fare acquisti di lusso in Europa, è dato dalla diffusione capillare dell’ecommerce. A livello mondiale lo shopping online, la sua immediatezza e semplicità, ha ridefinito l’assetto del comprare in modo tradizionale. Con i siti sempre più aggiornati e dettagliati, la possibilità di cambio e reso gratuiti e le consegne puntuali e assicurate, l’ecommerce crescerà ancora a svantaggio di quelle aziende che hanno investito poco e male nel digitale.
Oltre a questo, c’è poi un’altra motivazione fondamentale: c’è stato un vero e proprio deprezzamento del renminbi cinese a svantaggio dell’euro. Così il governo cinese ha cercato di fermare l’uscita dei capitali dal paese cercando di far circolare la moneta in casa. Il Financial Times ha chiamato questa tendenza “‘reshoring dello shopping” dei cinesi, stimolando e incoraggiando molte maison del lusso ad aprire filiali nel sol levante per non perdere una clientela tanto preziosa, visto quanto contribuiscono i cinesi all’andamento generale di questo settore.
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