Gli italiani affidano il loro cinque per mille alla ricerca scientifica e al volontariato. È il dato che emerge con chiarezza dal report fornito dall’Agenzia delle Entrate in merito ai beneficiari 2015, cioè gli enti iscritti negli appositi elenchi a cui gli italiani, al momento della loro dichiarazione dei redditi, possono destinare il cinque per mille, appunto, la quota parte dell’Irpef da pagare per i redditi prodotti nel corso dell’anno precedente. La sottoscrizione del cinque per mille, inizialmente inserita a titolo sperimentale, poi trasformata in una norma strutturale del bilancio, consente di destinare una quota parte delle proprie tasse ad associazioni ed enti non profit che lavorano nel campo della ricerca scientifica, ricerca sanitaria, beni culturali, paesaggistici, sport. Nel 2015, gli italiani hanno espresso 16,3 milioni preferenze al momento della dichiarazione dei redditi. La ricerca scientifica e il volontariato hanno fatto la parte del leone.
Ecco quali sono i 10 beneficiari più amati dagli italiani
- L’Airc, l’associazione italiana per la ricerca sul cancro, è prima tra i beneficiari del cinque per mille riferita al 2015. L’associazione ha infatti raccolto quasi 65 milioni di euro, con 1.651.881 scelte espresse. Non è la prima volta che l’Airc arriva prima nella classica del cinque per mille.
- Emergency, l’organizzazione umanitaria fondata da Gino Strada, è al secondo posto, con 13.408.631 euro raccolti dalle dichiarazioni dei redditi del 2015. Il dato è in lieve calo rispetto all’anno precedente.
- Al terzo posto, ancora ricerca sul cancro. Si tratta della Fondazione Piemontese per la ricerca sul cancro, a cui vanno 10.589.911 euro, e che guadagna oltre 562 mila euro rispetto al 2014.
- Medici senza Frontiere, con 247.300 scelte espresse e un totale di 10.150.550 euro raccolti, in crescita rispetto allo scorso anno, è al quarto posto. Anche lo scorso anno, si era fermata qui, ad un gradino dal podio.
- Conquista sei posizioni e il quinto posto, l’Istituto europeo di oncologia di Milano, che lo scorso anno era undicesimo. Nel 2015, ha raccolto 6.507.880 euro, 2,2 milioni in più rispetto all’anno precedente.
- Sostegno ai bambini con l’Unicef, che con 6.111.829 euro è sesta nella classifica del cinque per mille. Anche lo scorso anno occupava la stessa posizione.
- Settimo posto per l’Associazione italiana contro le leucemie, che raccoglie 5.903.570 euro.
- Ottavo posto, invece, per la Fondazione italiana sclerosi multipla, con 5.167.148 euro raccolti.
- Buona performance anche per Save the children, che entra nella top ten del 2015 con 4.914.981 euro raccolti.
- Ultima della classifica, un onlus tutta italiana, la Lega del Filo d’Oro, con 4.815.760 euro.
Cinque per mille anche ai Comuni. Ecco quali
Nel 2015, è cresciuta del 2,8 la quota delle firme destinate ai comuni. Oltre al volontariato, alla ricerca e allo sport, infatti, è possibile destinare il proprio cinque per mille al proprio comune. Nella classifica generale, si piazzano meglio i comuni più piccoli, dove è più forte il senso di appartenenza. Fra questi, Oltressanda Alta, nel bergamasco, ,Tonezza del Cimone, nel vicentino e Taibon Agordino, in provincia di Belluno.