Una notte di eccessi, un party con tanta vodka e che, per i ragazzi protagonisti, aveva l’obiettivo dichiarato di fare sesso con due studentesse figlie dell’alta borghesia milanese e rimorchiate al famoso locale Billionaire. Una serata andata in scena a Porto Cervo, nella casa del figlio di Beppe Grillo Ciro, e che ha portato all’apertura di indagini volte a stabilire se, quella sera, le giovani coinvolte fossero consenzienti o se abbiano piuttosto subito delle violenze.
Secondo la Procura di Tempio Pausania, la ricostruzione fornita da una delle due giovani è credibile: le studentesse sarebbero dunque state stuprate. L’accusa si è così carica delle aggravanti di violenze commesse con l’uso di sostanze alcoliche e in gruppo. Per gli inquirenti dunque, come riportato dal Corriere della Sera, i ragazzi avrebbero fatto bere le due per poi approfittare del loro stato di semi-incoscienza.
Una conclusione alla quale gli inquirenti stessi sono giunti a seguito delle analisi effettuate sui telefonini dei quattro ragazzi, tutti ventenni genovesi di buona famiglia, nei quali sono stati trovati video e foto che confermerebbero gli abusi commessi: “Hanno obbligato una delle giovani a bere tenendola per i capelli, per poi costringerla ad avere rapporti sessuali”. Tra i reperti emersi, anche un filmato in cui Ciro e gli altri si riprendono mentre a turni fanno sesso con una delle due vittime.
Il filmato è per la Procura un forte indizio, per la difesa la dimostrazione di come i quattro non abbiano niente da nascondere. Al momento, i loro legali non commentano la vicenda, anche per paura che, essendo coinvolto il figlio di Beppe Grillo, il caso possa facilmente finire strumentalizzato.
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