Costa carissimo a Claudio Lippi il clamoroso sfogo avuto dal conduttore televisivo contro la vecchia gestione della Rai e alcuni suoi colleghi in partenza da viale Mazzini come Fabio Fazio. Lippi non ha risparmiato a nessuno giudizi al vetriolo. E ha anche accusato alcuni dirigenti di aver assunto persone gay soltanto per il fatto di esserlo. Parole giudicate gravissime dai vertici della televisione pubblica che oggi pubblicano un comunicato che lo gela.
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Ma cosa ha detto di così grave Claudio Lippi per indurre la Rai a vergare un comunicato così duro? “Basta con la propaganda dei Fazio e delle Annunziata, con la ‘kultura’ con la k. È ora che la Rai entri nelle case degli italiani dicendo ‘buonasera’, col sorriso. – ha dichiarato il conduttore – Fazio e Littizzetto? Se ne sono andati loro. Fazio ha raccontato bugie, dicendo che la pubblicità faceva incassare il triplo di quanto costava il programma. Ma se costava 450 mila euro a puntata, incassava 1 milione e 200 mila di pubblicità? ma dai…”.
Il comunicato della Rai contro Claudio Lippi
Inoltre, per Claudio Lippi “è stato un farabutto Fazio: lui e la sua sorellina avevano già pronto un contratto milionario con Discovery. Ma sa che c’è? Basta pigiare il nove sul telecomando per vederli ancora, qual è il problema? La loro tv, come quella di Lucia Annunziata. Propaganda, ‘kultura’ con la k. Ora basta. L’ha vista l’intervista alla ministra Roccella? Cattiva, aggressiva. Non è Rai quella”. Ma la parte del suo sfogo che probabilmente ha ispirato il comunicato di viale Mazzini è un’altra.
“Coletta, il direttore che per fortuna non c’è più, ha fatto lavorare gay e gaie solo per il motivo di esserlo. Tanti e tante che non avevano alcuna competenza, la Rai usata per fare coming out. Ma le pare? allora anche noi etero dovremmo fare coming out, no?”, questa la bomba sganciata dal conduttore. Ed ecco il successivo comunicato Rai che chiude la partita: “Alcune affermazioni di Claudio Lippi riportate dagli organi di informazione sono lesive della reputazione della Rai e dei propri dirigenti. Pertanto è da escludere qualsiasi tipo di collaborazione con il conduttore”.
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