Dopo ore di tensioni tra manifestanti e forze dell’ordine, il porto di Trieste è stato sgomberato. La polizia in tenuta anti sommossa è riuscita a far allontanare la folla di alcune migliaia di No green pass anche con l’uso di idranti, lacrimogeni e qualche carica con il manganello. Alla fine, i portuali in sciopero e gli altri No pass si sono trasferiti in corteo a piazza Unità, nel centro della città, dove è incorso un sit-in. Si registra anche qualche ferito. Stefano Puzzer, ex leadr dei portuali, guida n piazza insieme agli altri. Sulla vicenda esplode la polemica politica. Se Matteo Salvini e Giorgia Meloni definiscono i manifestanti pacifici, l’ex segretario della Cgil, Sergio Cofferati, parla di “violenza di destra”.
“La sensazione è brutta perché siamo di fronte all’ennesimo episodio di violenza. – dichiara Cofferati ospite di Myrta Merlino a l’aria che tira – Di lavoratori non ce ne sono più in quella manifestazione. Sono persone non meglio identificate che sono unite dalla loro follia dell’opposizione verso il vaccino e verso il green pass. La cosa che preoccupa è appunto questo uso anche verbale delle minacce e i comportamenti. La mascherina non la mettono, però la faccia la nascondono con le felpe per non farsi riconoscere”.
Accuse gravissime, quelle dell’ex sindacalista, accolte con soddisfazione dalla conduttrice. “Bravo, bravo è così. Caschi, cappucci…”, chiosa infatti la Merlino. “Non mi pare che sia una cosa da sottovalutare perché è organizzata. – prosegue allora Cofferati – Sono arrivati da tanti posti diversi. Hanno scelto Trieste perché lì pensavano di trovare il supporto dei lavoratori del porto che poi invece si sono sfilati. E siamo alle solite. Una violenza palesemente di destra contro provvedimenti che sono stati presi dal governo e che dovrebbero essere rispettati”.
“Ed è una violenza che porta alla messa in discussione della democrazia. – aggiunge ancora con tono grave – Come è stato nei giorni passati anche con l’assalto alla sede della Cgil. Io credo che sia importante ristabilire l’ordine e non sottovalutare però l’atteggiamento di queste persone, che sono persone violente. Che non manifestano per far vedere la loro opinione, ma per negare quella libertà che rivendicano a piena voce. La libertà è fatta dal rispetto delle regole democratiche, non da altro”.
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