Sono trascorse quasi due settimane dallo sfregio al Colosseo compiuto dal turista anglo-bulgaro Ivan Danailov, ripreso e condiviso in mondovisione su Twitter. Il 31enne ha inciso il suo nome accanto a quello della sua ragazza su un muro dell’anfiteatro Flavio. Gesto sconsiderato che gli è costato l’accusa di vandalismo e per il quale potrebbe pagare con una condanna fino a cinque anni di carcere. Ora l’uomo cerca di giustificarsi. Ma la toppa rischia di rivelarsi peggiore del buco.
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Sfregio al Colosseoo, la giustificazione del turista Ivan Danailov
“Non sapevo che il Colosseo fosse antico”. È questa l’incredibile giustificazione inventata da Ivan Danailov dopo aver avuto la assurda idea di fare uno sfregio all’antico monumento romano incidendo su un moro la scritta ‘Ivan+Hailey 23’. Il turista 31enne affida le sue speranze di salvezza ad una lettera inviata alla Procura di Roma e al Capidoglio.
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“Consapevole della gravità del gesto commesso, desidero con queste righe rivolgere le mie più sentite e oneste scuse agli italiani e a tutto il mondo per il danno arrecato a un bene che, di fatto, è patrimonio dell’intera umanità”, scrive Ivan Danailov ammettendo di aver sbagliato a fare uno sfregio al Colosseo.
“Ammetto con profondissimo imbarazzo che solo in seguito a quanto incresciosamente accaduto ho appreso dell’antichità del monumento”, aggiunge poi il turista Danailov in maniera surreale, lasciando intendere di non essere stato a conoscenza fino a oggi di quanto sia antico il Colosseo. Parole del personal trainer londinese che, sinceramente, non si è bevuto nessuno. Dopo lo sfregio compiuto, infatti, l’uomo sta tentando di evitare la reclusione fino a cinque anni e 15mila euro di multa.
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