Tragico colpo di scena nella vicenda della scomparsa di Elena Dal Pozzo. Soltanto ieri, nel pomeriggio di lunedì 13 giugno, la madre aveva denunciato il rapimento della bimba di quattro anni da parte di tre uomini armati e incappucciati. Il tragico fatto sarebbe avvenuto a Mascalucia, poco lontano da Catania. Durante il sopralluogo degli inquirenti nella sua abitazione però, la donna non ha retto alla tensione confessando di aver ucciso lei la piccola e mostrando il luogo dove aveva nascosto il suo corpicino ormai esanime.
Dunque, secondo il primo concitato racconto fatto dalla mamma di Elena Del Pozzo alle forze dell’ordine, lei e sua figlia di quattro anni sarebbero state aggredite da tre uomini all’uscita dell’asilo, poco dopo le ore 15 del 13 giugno. Questa ‘verità’ sulla scomparsa di Elena ha retto però soltanto lo spazio di poche ore. Come appena accennato, infatti, nel corso del sopralluogo compiuto questa mattina presso la sua abitazione, la donna ha confessato quasi immediatamente le sue responsabilità.
Prima si è abbandonata ad un lungo e doloroso pianto. Poi ha accompagnato personalmente i carabinieri nel campo dove aveva nascosto il corpo di sua figlia. Non c’è stato dunque alcun rapimento, né tanto meno una aggressione armata. La giovane mamma si era inventata tutto per motivi che sono ora al vaglio degli investigatori. C’è da dire però che gli inquirenti erano rimasti subito perplessi e dubbiosi rispetto al suo racconto che risultava pieno di contraddizioni.
“Purtroppo, è stato trovato il cadavere della piccola Elena, su indicazione della madre. – spiega il procuratore di Catania Carmelo Zuccaro – Nel corso di un lungo interrogatorio le abbiamo contestato molte incongruenze”. Ma la donna aveva inizialmente confermato l’aggressione di tre uomini incappucciati, uno dei quali sarebbe stato armato di pistola.
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