Alle 9:00 italiane le televisioni russe hanno inviato un messaggio registrato del presidente Vladimir Putin alla nazione. L’atteso messaggio è molto duro contro l’ex braccio destro, Prigozhin, che ora è semplicemente messo nella cerchia generica dei “traditori”. “Le persone che adesso combattono sul fronte hanno ricevuto questa pugnalata alle spalle“. “Difenderemo il nostro popolo e il nostro Stato da qualsiasi tradimento. Adesso si decide il destino del nostro popolo. Quello che stiamo affrontando è un tradimento. Gli interessi personali hanno portato al tradimento del nostro Paese e alla causa che le nostre forze armate stanno combattendo”. Putin aggiunge poi di essere “pronto a tutto per difendere lo Stato. Tutti coloro che sono andati sulla via del tradimento saranno puniti e saranno ritenuti responsabili. Le forze armate hanno ricevuto gli ordini necessari”.
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Il colpo di stato di Prigozhin
Nel quadro di una situazione geopolitica inaspettata e tesa, Yevgeny Prigozhin, capo del controverso gruppo mercenario noto come Wagner, ha dichiarato ufficialmente guerra ai vertici militari di Mosca. Prigozhin ha rivolto un appello per “fermare” i capi delle forze armate russe, accusandoli di aver ordinato bombardamenti sui campi del suo gruppo mercenario, causando “un numero enorme” di vittime.
“Siamo in 25.000,” ha affermato il leader dei miliziani, invitando i russi – in particolare i soldati – a unirsi a loro e a non opporre resistenza in quello che definisce “non un colpo di stato militare, ma una marcia della giustizia”.
Le accuse di Prigozhin, se veritiere, rappresentano un pericoloso atto di ribellione interna in Russia. Non solo, secondo Prigozhin, le forze regolari russe hanno attaccato le sue truppe, ma il Ministro della Difesa Sergei Shoigu avrebbe direttamente ordinato tali attacchi.
L’appello di Prigozhin segue una serie di accuse lanciate da Prigozhin contro i vertici militari della Russia. Attraverso un video rilasciato su Telegram, Prigozhin ha messo in dubbio le ragioni ufficiali per l’invasione dell’Ucraina. Ha sostenuto che il Ministro della Difesa, Sergei Shoigu, ha “ingannato” sia la società che il Presidente Putin, sfidando la narrativa russa sull’invasione.
Nel suo video, Prigozhin ha descritto l’esercito russo come “una bolla d’aria scoppiata”, criticando apertamente il Ministero della Difesa. Ha inoltre affermato che la situazione del conflitto nel Donbass non era diversa da quella degli ultimi anni e non c’era nessuna “folle aggressione” da parte di Kiev, sfidando la narrativa ufficiale russa sull’invasione dell’Ucraina.
In risposta a queste accuse, il Cremlino ha preso delle misure. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha affermato che Putin è a conoscenza della dichiarazione di Prigozhin e che “sono state prese tutte le misure necessarie”. L’FSB, il Servizio federale per la sicurezza della Federazione Russa, ha aperto un procedimento penale contro Prigozhin a causa della sua chiamata alla ribellione.
Evgeny Prigozhin del quartier generale del distretto militare meridionale delle forze armate russe a Rostov-sul-Don ha annunciato il controllo dell’edificio del quartier generale da parte di volontari russi del gruppo Wagner, oltre a prendere il controllo dell’aeroporto per impedire l’atterraggio di aerei da combattimento.
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