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Come esportare Made in Italy all’estero

Esportare all’estero Made in Italy è una scelta possibilmente molto redditizia per un’azienda che cerca di espandere il proprio mercato.

Per dare il via a un’impresa di questo genere però non è sufficiente limitarsi alla creazione di un e-commerce o un marketplace e vendere i propri prodotti.

È importante arrivare preparati e scegliere in anticipo cosa si è intenzionati a distribuire, dove e a chi.

Fase Preliminare: fare le opportune analisi

Prima di imbastire tutta la struttura che sorreggerà il commercio, bisogna prima di tutto studiare il proprio business e quello dei competitor per elaborare delle analisi che andranno a rendere più semplice la fase di pianificazione.

Analisi di mercato 

L’analisi di mercato sarà utile a individuare le caratteristiche fondamentali del mercato di riferimento, stabilendo il prodotto migliore da distribuire sulla base di eventuali competitor, di un’analisi di gestione dei rischi e degli interessi degli utenti. 

Consulenza strategica

In collaborazione con il management viene stilato il piano strategico considerato il più efficace per il raggiungimento degli obiettivi aziendali, compreso di scelta della modalità di ingresso nel mercato scelto, con azioni, tempistiche e costi ben definiti. 

Fase strutturale: impostare il business

Esportare all’estero richiede una gran pianificazione e una consulenza strategica da parte di professionisti del settore, che possono indicare, sulla base dei dati preliminari, le migliori opzioni per incrementare un business.

E-commerce, Marketplace, distributori e locali commerciali

La vendita su e-commerce e marketplace è un modo poco dispendioso e probabilmente molto rapido per incrementare le vendite, specialmente se si hanno a disposizione esperti di web marketing e digital export. Però ci sono anche molte possibilità esplorabili nello stabilire dei rapporti diretti con dei distributori internazionali o locali come magazzini e locali commerciali con accordi e partnership.

Marketing e Comunicazione

Una volta scelta la strategia di vendita, sapendo dalle analisi preliminari chi sono i buyer personas -l’utenza di riferimento- bisogna avviare delle campagne marketing e comunicazione per farsi conoscere dal target prescelto. Ci sono molti modi di comunicare i propri prodotti, ma affidarsi a degli specialisti è sempre fortemente consigliato per raggiungere i risultati attesi. 

Rispettare il Made in Italy

È altresì fondamentale per il produttore tutelare e stare alle normative che regolano il riconoscimento della categoria Made in Italy: dalla Comunità Economica Europea, con la determinazione n. 2913 del 1993, per essere riconosciuti in questa branca è necessaria l’ultima trasformazione o lavorazione sostanziale nel nostro paese.

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