Siete una startup e siete in cerca di finanziamenti per la vostra idea di business. Leggete in continuazione avvisi di call for startup, bandi pubblici, percorsi di incubazione, ma non sapete esattamente come partecipare o come avvicinarvi a queste organizzazioni.
Oppure, non siete ancora una startup costituita ma siete un gruppo di persone che condividono un progetto e volete capire come fare a portarlo avanti, reperendo non solo risorse economiche ma anche mentorship e supporto logistico.
O ancora, avete appena finito l’università e non sapete ancora cosa fare del vostro futuro: anche in questo caso, pur non avendo un’idea di business, il capitale umano è rappresentato da voi stessi e dovete trovare il mondo di collocarlo sul mercato del lavoro.
In tutti questi casi c’è un iter da seguire, una sorta di screening da fare alla vostra idea e un percorso da seguire per trasformarla in un business o in un lavoro vero. E ci sono anche tantissime risorse on line, off line, pubbliche e private alle quali potete accedere.
Alcune domande preliminari per validare la vostra idea
Che ve le facciate da soli, che ve le faccia qualcuno in un incubatore o il vostro commercialista quando gli chiedete quali sono le possibilità di finanziamento esistenti, dovreste farvi alcune domande prima di raccontare la vostra idea a qualcuno:
- quale problema risolve la mia idea?
- migliorerà la vita di qualcuno?
- come penso di renderla sostenibile a livello economico?
Poi, se avete trovato delle risposte e la cosa sembra ancora avere senso, allora potete iniziare la ricerca di sostenitori o investitori per la vostra idea, non prima però di averne realizzato un MPV (Minimum Viable product): un prototipo cioè, che possa mostrare agli altri di cosa si tratta e, prima ancora, dare a voi de primi e rudimentali feedback da parte dei potenziali clienti.
L’iter per trasformare un’idea in un business
Ci sono alcuni punti chiave che dovete focalizzare e organizzare prima di rivolgervi all’esterno in cerca di supporto.
- L’idea: l’idea deve essere chiara e ben presentata (per capire come fare una buona presentazione per convincere il vostro potenziale finanziatore leggete qui)
- Il tema: Il tema è valutato quasi o anche più dell’idea. Deve essere bilanciato e composto da persone dedicate se possibile al 100% sulla realizzazione dell’idea
- Il business plan: se siete all’inizio non può essere definitivo, è ovvio, ma almeno deve essere abbozzato, e dovete dimostrare di aver speso del tempo nel pensarci su
- La strategia di marketing: anche qui, la rivedrete innumerevoli volte, ma è proprio questo esercizio che vi porterà sulla strada giusta
- I competitors: è impossibile che non ne abbiate (e per carità non dite mai “Non abbiamo competitor” a nessun’anima viva), quindi tanto vale individuarli, studiarli e concentrare le vostre energie su come differenziarvi.
A questo punto potete rivolgervi alle numerosissime organizzazioni pubbliche e private che possono supportarvi. Di seguito ne elenchiamo alcune, torneremo di nuovo sull’argomento per darvi ulteriori informazioni.
- Gli incubatori e gli acceleratori: da H-Farm a Nana Bianca, da Luiss Enlabs a Digital Magics, passando per Digital Borgo e Impact Hub, ce ne sono tantissimi, fisici e virtuali (come Working Capital di TIM che ha più sedi fisiche, o Barcamper di DPixel, che è una sorta di tour itinerante). Potete rivolgervi a loro per presentare la vostra idea, ma non prima di avere in mano i requisiti minimi di cui al punto precedente
- Le competizioni: dagli Startup Weekend (ne avevamo parlato qui), alle Service Jam, dagli Hackaton alle call for startup dei gruppi bancari, le occasioni di presentare la vostra idea di business e ottenere micro-finanziamenti o l’accesso a programmi di incubazione o accelerazione sono innumerevoli: basta monitorarle e partecipare, partecipare e ancora partecipare. Il confronto con gli altri vi aiuterà a crescere e a raffinare la vostra idea
- I bandi e le misure pubbliche: anche qui le opportunità sono numerose, sebbene non sempre di facile accesso. Dai grandi fondi di venture capital italiani e internazionali come LVentures, Innogest o Sequoia, alle community europee come Startup Europe Club, fino ai programmi declinati a livello regionale come Garanzia giovani che con la misura 7.1 offre molte opportunità ai Neet, potrete partecipare a bandi e valutare opportunità interessanti. Per prima cosa però, vi suggeriamo di entrare nella mente del legislatore e capire cosa si intende esattamente in Italia per startup innovativa – il sito di Registro Imprese fa una buona sintesi, ma anche quello del Ministero dello sviluppo economico – in modo da capire quali sono i requirements minimi per rispondere ai bandi pubblici.
E infine, in bocca al lupo!