Giorni e giorni di temperature estremamente basse hanno colpito gli Stati Uniti (e l’Europa nord-occidentale) nei primi giorni di gennaio, e il gelo non accenna ad allentare la sua morsa. Era così frigida quella settimana, e la settimana che lo precedeva, che il ghiaccio marino si formava intorno a Cape Cod e Chesapeake Bay, gli squali congelati a morte sulle spiagge del Massachusetts, e gli alligatori andavano in uno stato di riposo mentre erano sepolti nel ghiaccio. Questo ha indotto alcuni, in particolare il presidente degli Stati Uniti, a deridere quelli che ritengono il riscaldamento del pianeta una realtà. Quali sono le spiegazioni di questo curioso fenomeno? Perché su un pianeta che si riscalda alcune zone possono diventare così fredde? Questo non smentisce il riscaldamento globale?
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I climatologi fanno notare che gli errori nel famigerato commento su Twitter del presidente Trump sono molteplici. Primo, un periodo di freddo di alcuni giorni sugli Usa (o altrove) è un fenomeno meteorologico, e la meteorologia spiega quanto accade in un momento limitato nel tempo (e nello spazio).
Secondo: il cambiamento climatico globale è invece una teoria (scientifica) che spiega quanto accade e accadrà all’intero pianeta nell’arco di 150 anni o più.
Mentre infatti sulla costa orientale degli Stati Uniti le temperature arrivavano a quasi -40 °C, la costa occidentale sta ancora cercando di riprendersi dagli effetti di spaventosi incendi che hanno colpito in particolare la California.
E ALLORA PERCHÉ? La spiegazione di un fenomeno così particolare sta nel cosiddetto vortice polare: questo fenomeno è una specie di anello continuo di venti in quota che circondano il Polo Nord e “trattengono” alle alte latitudini l’aria più fredda.
In seguito al riscaldamento, e forse alla fusione dei ghiacci polari, questo vortice comincia a rallentare e quindi a disegnare onde più profonde e ampie, che possono anche spezzarsi. Queste onde più profonde causano un’irruzione di aria polare verso latitudini più basse e di aria più temperata verso nord.
Il vortice polare a sua volta influenza l’andamento delle cosiddette correnti a getto (jet stream), flussi d’aria molto veloci e ad altitudini elevate: le correnti a getto, a contatto con le perturbazioni, governano il clima.
In ogni caso, l’inverno è appena iniziato. Mentre le probabilità di un altro attacco a freddo di gravità simile sono lunghe, non sono zero. Quindi tieni a portata di mano quel cappotto pesante e la biancheria intima lunga ancora per un po’.
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