L’influenza del prossimo inverno
L’influenza del prossimo inverno 2017/2018 è alle porte. A partire da metà ottobre è stato già messo in moto il cosiddetto sistema di sorveglianza, che fa capo sia ai medici di famiglia che ai pediatri. Sono questi che, dietro le direttive del Ministero della Salute, cominceranno a segnalare i casi simil influenzali e a inviare ai presidi ospedalieri locali alcuni campioni, perché vengano analizzati e definiti.
In attesa dell’esordio dei primi casi, si prevede che almeno 10 milioni di italiani saranno interessati dai virus simil influenzali, mentre saranno circa la metà quelli colpiti dall’influenza vera e propria. Come ogni anno il Ministero della Salute invita ad attuare tutte quelle misure di prevenzione, per evitare quanto possibile di ammalarsi con l’influenza stagionale.
Le misure d’igiene consigliate sono quelle di riguardarsi coprendosi bene per evitare di inalare aria fredda, di non frequentare luoghi troppo affollati, umidi e con poco ricambio d’aria. Il freddo insieme all’umidità crea l’ambiente ideale per la diffusione di uno o più virus dell’influenza stagionale.
Nei casi in cui il sistema immunitario sia indebolito è bene integrare vitamina C e seguire una dieta equilibrata, mangiando più porzioni al giorno di frutta e verdura di stagione.
Leggi anche: Tumore: dal respiro del paziente alla diagnosi. Nuove tecniche meno invasive attese per il 2018
I sintomi dell’influenza stagionale
Non sono ancora stati registrati i primi casi di influenza stagionale, il cui picco è previsto per fine dicembre, intorno a Natale.
I sintomi per definire un caso influenzale sono quelli consueti con febbre alta, che superi i 38° e si protragga per più giorni, ma anche stanchezza, dolori muscolari e affezioni del tratto respiratorio (mal di gola, tosse con espettorato, muco e raffreddore).
In taluni casi l’influenza stagione può essere diagnosticata anche con un’analisi di campioni ematici in laboratorio.
Per quanto riguarda altre manifestazioni con virus simil influenzali, questi riguardano infezioni virali o batteriche, i cui sintomi sono più lievi.
Leggi anche: Tecnologia e salute. Ecco gli Airpods con sensori biometrici
La vaccinazione
Anche quest’anno ci sarà una campagna di vaccinazioni per contrastare l’influenza stagionale. L’avvio è previsto dal mese di ottobre e sarà valida fino a tutto novembre e per la prima settimana di dicembre. Dovrà quindi anticipare la comparsa dei primi casi influenzali, in modo da avere una buona schermatura contro gli stessi.
Quest’anno i vaccini avranno la componente di ben 3 virus, che sono l’H1N1, l’H3N2 e il B/Brisbane/60/2008. Sono quelli raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità anche se, per avere una copertura più che ottimale, si consiglia quello tetravalente. In particolare il virus H1N1 quest’anno avrà una nuova variante, che riporta la sigla di pdm09 del 2015 e che andrà a sostituire quello del ceppo A del 2009.
Leggi anche: Vasi sanguigni 3D nuove frontiere mediche: la realtà che supera la finzione
Altre informazioni sui virus
Le raccomandazioni sulla somministrazione del vaccino tetravalente riguardano il tipo di influenza che si attende e che sarà dovuta a una serie di virus.
La previsione, infatti, parla di un’evoluzione continua e che solo in parte può essere prevista. Ecco perché lo spettro per contrastare questa nuova influenza deve essere quanto mai esteso, in previsione della presenza di altre forme influenzali non ancora riscontrate.
In linea di massima i patologi non prevedono che l’influenza stagionale di quest’anno si presenti in forma non aggressiva. Il vaccino è ovviamente raccomandato soprattutto per le fasce deboli, quali bambini, anziani, cardiopatici e coloro che sono debilitati da patologie pregresse autoimmuni o da traumi fisici, compresi gli interventi chirurgici.
Leggi anche: Intolleranza alimentare e nuove tecnologie : ecco come mangiare senza pensieri e combattere gli sprechi