Come si battono le forze sovraniste di Matteo Salvini e Giovanni Toti in Liguria? A tentare di rispondere alla difficile domanda è l’ex assessore Elisa Serafini, in passato nella giunta Bucci al Comune di Genova e oggi determinata a trovare una soluzione per sconfiggere le forze del centrodestra in vista delle prossime elezioni Regionali. La sua proposta, che sta facendo discutere molto in queste ore, è quella di un “modello Budapest”, città che ha visto l’elezione a sindaco di Gergely Karácsony.
Affascinata da quanto accaduto al di là dei confini, la Serafini ha anche preso contatto in questi giorni con lo staff di Karácsony, per cercare di capire meglio un fenomeno che vorrebbe imitare nella sua Liguria. La ricetta? Una coalizione larga, dai verdi ai centristi, con orientamento europeista e delle elezioni primarie per coinvolgere l’elettorato e scegliere il candidato.
Un’idea moderna, che prevede anche l’uso di un particolare software per le votazioni. E che è stata già condivisa con esponenti di Più Europa, Italia Viva, Energie per l’Italia, i calendiani di “Siamo europei” e alcuni esponenti civici. Il passaggio successivo sarà cercare di coinvolgere nel progetto anche liste di sinistra e del mondo ambientalista.
Pd e Cinque Stelle, eventualmente, arriveranno in un secondo momento, qualora il tentativo dovesse iniziare a prendere forma concretamente. Una proposta per fare fronte comune e fermare il centrodestra, a trazione fortemente leghista, nella Regione. T
utti i partecipanti dovrebbero sottoscrivere un impegno ad accettare il responso delle primarie e partecipare poi alla coalizione elettorale. «
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