Anni e anni alla ricerca di un’idea imprenditoriale che possa essere geniale e poi quando arriva la scintilla giusta si rischia di non sapere come muoversi. Ecco come valutare un’idea di business prima di avviare l’impresa. Un buon imprenditore, si sa, non deve aver paura di osare, ma c’è rischio e rischio. Ogni idea deve essere ben analizzata e testata. Non si può partire all’arrembaggio senza solide basi perché altrimenti l’impresa rischierà di crollare come un castello di carte. Come fare? I metodi sono diversi, ma tutti, alla fine, servono per toccarne con mano il potenziale. In primis bisogna prendersi del tempo per valutare con calma pro e contro, scavare a fondo su tutte le possibilità che potrebbero scaturire da quella che sembra a tutti gli effetti una geniale intuizione. Se alla fine dei vari processi di analisi l’idea sarà da accantonare, per il bene dei propri affari, sarà meglio gettarsi velocemente tutto alle spalle con la consapevolezza che non si è sprecato né tempo, né denaro in un progetto fallimentare. Se, invece, le verifiche effettuate daranno un responso positivo si potrà procedere a creare un ottimo business plan.
Come valutare una idea di business: gli step
Quali sono gli step per valutare una idea di business prima di avviare una impresa? Per capire se la scintilla che ha acceso un lumicino di speranza nella nostra testa possa avere un futuro o debba spegnersi sul nascere bisogna procedere per gradi.
In primis bisogna cercare di stabilire un target, individuare cioè un pubblico di interesse. A chi sarà diritto il bene o il servizio generato dalla nostra impresa? Quale sarà il cliente ideale e quali saranno le sue caratteristiche?
In seconda battuta si potrà condurre una vera e propria analisi di mercato. In quanti hanno avuto la stessa idea e quanti competitor ci sono sul mercato? Come si muovono quest’ultimi? Fra le domande da porsi c’è anche quella che riguarda la possibilità di spazio. Inutile produrre qualcosa se il mercato è saturo e se già le imprese esistenti stanno cercando di diversificare il loro prodotto per poter trovare altre entrate.
Terzo passo? Condurre un test di mercato sul target stabilito. Il bene o il servizio prodotto sarà veramente in grado di rispondere alle esigenze della gente? The last but not the least: compiere un’analisi di fattibilità finanziaria. Impossibile creare una impresa senza. Le domande da porsi? Da quanto costerà far partire l’attività e dove reperire il denaro necessario, dal potenziale di guadagno alla possibilità di finanziamenti.
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Come valutare un’idea di business prima di avviare l’impresa: il business plan
Passo dopo passo, seguendo le indicazioni sopra indicate, si arriverà dunque a capire se l’idea di business avuta potrà portare all’avvio di una nuova impresa oppure no. Se il lampo di genio darà prova di potersi trasformare in qualcosa di più concreto, però, si potrà davvero procedere a realizzare un vero e proprio business plan per la propria futura impresa. Come farlo? In prima battuta bisognerà indicare i dati anagrafici dell’imprenditore. Chi è che richiede il finanziamento? Che referenze e requisiti ha? Successivamente bisognerà descrivere al meglio il proprio progetto ripercorrendo un po’ i passi fatti durante la fase in cui si è sottoposta la propria idea ai vari test di fattibilità. Occorrerà presentare anche una dettagliata analisi di mercato e ipotizzare qualche strategia di marketing. Per chiedere ad altri di riporre fiducia nel proprio progetto e di investirci del denaro occorrerà essere più concreti che mai e dar prova di non essere degli sprovveduti. Occorrerà ipotizzare una struttura organizzativa della propria impresa e realizzare serie ed accurate previsioni economico-finanziare. A garanzia degli investimenti richiesti bisognerà occuparsi di porre in risalto anche le varie fonti di copertura.
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