Un episodio di presunta violenza sessuale aggravata è al centro dell’arresto del responsabile provinciale di “Gioventù studentesca Don Giussani” di Reggio Emilia. L’uomo avrebbe abusato di una quattordicenne durante un ritiro spirituale a Rimini, approfittando di un momento di fragilità della giovane. L’arresto è avvenuto poche ore prima dell’inizio del Meeting di Comunione e Liberazione nella stessa città.
L’educatore, membro anche dell’associazione laicale cattolica “Memores Domini”, è stato rintracciato e arrestato dai carabinieri a Caorle (Venezia), dove risiedono i suoi genitori. L’arresto è stato eseguito in seguito a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere notificata dai carabinieri di Rimini e Castelnuovo Monti.
La denuncia
I fatti denunciati risalirebbero allo scorso aprile, quando la minore e l’uomo avevano partecipato insieme a un ritiro pre-pasquale a Rimini. La denuncia è stata presentata dai genitori della giovane, che ha riferito di aver avuto con l’educatore un rapporto sessuale non protetto durante il ritiro. Altre circostanze simili sarebbero avvenute a Reggio Emilia, al termine di eventi spirituali, e la quattordicenne ha descritto incontri in parcheggi pubblici, durante i quali avrebbero avuto rapporti sessuali in auto.
Posizione dell’educatore
L’ordine di custodia cautelare è stato firmato dal gip del Tribunale di Rimini, Vinicio Cantarini, su richiesta del pm Davide Ercolani. L’educatore è ora rappresentato legalmente dall’avvocato Liborio Cataliotti, che ha dichiarato: «Ho presentato un’istanza alle procure di Rimini e Reggio Emilia qualche settimana fa per verificare la presenza di indagini pendenti sul mio cliente, dato che circolavano voci in merito. Successivamente è arrivata l’ordinanza di custodia cautelare».
L’intera comunità di “Gioventù Studentesca” e Comunione e Liberazione è sotto shock per l’evento, attendendo ulteriori sviluppi dell’indagine.