“La monarchia di Carlo sarà per forza di cose una monarchia molto diversa, anche a causa del fatto che le risorse economiche di cui la monarchia ha disposto finora non saranno più disponibili: il paese sta attraversando una crisi economica che non si risolverà molto presto e che chiamerà i reali a tagliare le spese, a ridurre le loro dimore, a non utilizzare Buckingham Palace che è un palazzo costosissimo e ingestibile, come segno della monarchia”. Dura e disillusa l’analisi dello scrittore Vittorio Sabadin su Fanpage.
L’autore di numerosi libri di analisi sulla monarchia inglese, tra cui “Carlo, il principe dimenticato”, spiega perché la monarchia inglese affronterà un inevitabile destino di declino.
“Anzitutto con Elisabetta II è finita la magia. Con Elisabetta avevamo la sensazione di sapere e allo stesso tempo non sapere: qualcosa ci veniva detta dai tabloid ma non sapevamo tutto. Molte cose restavano riservate e i turisti quando andavano a Buckingham Palace e vedevano una tendina che si scostava pensavano che fosse la regina che magari li stava guardando: stavano lì a chiedersi chissà cosa mangia, come mangia, cosa fa nel suo palazzo”.
Perché con Carlo III e i suoi successori questo non accadrà? “
Questo mistero con Carlo si affievolirà e poi scomparirà definitivamente con William e Kate che saranno un sovrano e una regina molto borghesi, simili alle monarche del nord Europa delle quali ci importa poco o nulla. Hanno scelto di diventare come noi, andare a fare la spesa al supermercato, andare in giro in bici, ma diventando come noi non ci interessano più.
Oltre la magia ci sono problemi geopolitici ed economici che minano alle basi la sopravvivenza stessa dell’istituzione monarchica. Spiega Sabadin: “Il Commonwealth è stato tenuto in piedi in questi anni dalla regina Elisabetta che ha fatto molti viaggi proprio per questo motivo, lei era capo di Stato di 14 paesi. Morta lei non credo che paesi come l’Australia e il Canada rimarranno nel Commonwealth, ci restavano per rispetto alla regina e con Carlo tutto andrà rinegoziato”.
Infine, ci sono i problemi di unità territoriale interna: “Elisabetta è stata regina del Regno Unito che comprendeva Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord. La Scozia ha già annunciato un nuovo referendum per l’indipendenza, e molto probabilmente dopo lo farà anche il Galles, intanto c’è la questione nord irlandese che dipende molto dalle trattative sulla Brexit”.
Una vera e propria polveriera che non lascia troppe speranze: “Il re potrebbe diventare in un arco di tempo storicamente molto breve di nuovo solo il re d’Inghilterra, e questa è già una forte riduzione della monarchia. Dipenderà da Carlo, se sarà molto bravo nel rendersi un sovrano popolare allungherà sicuramente la vita della monarchia, altrimenti temo anch’io che forse George non riuscirà a sedersi sul trono”.