Appreso dell’arresto dell’ultimo capo dei capi, Matteo Messina Denaro, dopo trent’anni di latitanza, si chiude un’era per la mafia in Sicilia.
A commentare la notizia da un punto di vista tecnico è Mario Mori, il generale che era al vertice dei Ros e coordinò nel 1993 l’arresto di Salvatore “Totò” Riina.
“Si chiude un’epoca, per quanto riguarda la mafia operativa organizzata, strutturata. Non esiste più un tessuto connettivo che lega le varie famiglie. Adesso è rimasta qualche area ‘infestata’ dalla cultura mafiosa ma non c’è più cosa nostra”. Queste le parole di Mori all’AdnKronos.
“Totò Riina da me è stato arrestato in cinque mesi, senza pensare ai superiori, ai magistrati, ai condizionamenti. Ci voleva un gruppo di venti persone che dovevano fare solo quello. E allora quando ti metti a cercare il latitante, ci vorranno cinque mesi, un anno e mezzo, ma lo prendi”.
“Trent’anni – prosegue – è ingiustificato, è la dimostrazione che il sistema di polizia italiano è falloso. Meno stati maggiori, quindi, alti consensi direttivi, più tecnica e specializzazione”.
Un moto d’entusiasmo, in chiusura, per il coordinamento dell’arresto di Messina Denaro: “Sono contento perché è stato preso, perché lo ha preso il Ros, perché lo ha preso Angelosanto e quindi va tutto bene”.