La figura di Giorgia Meloni sta affascinando anche quelli che dovrebbero i suoi più strenui avversari. Il caso più clamoroso è quello di Concita De Gregorio, giornalista di Repubblica da sempre vicina alle posizioni di Pd e sinistra. E invece stavolta Concita nel suo editoriale si lancia in un elogio sperticato del nuovo presidente del Consiglio. Giudizi incredibili e inauditi fino a qualche giorno fa.
“Una fuoriclasse. – questa l’opinione di Concita De Gregorio sulla sua avversaria politica – Non vi ricordate di chi stiamo parlando, non sapevate che ha cominciato a quindici anni nel Fronte della Gioventù? Lei è di destra. Certo che ha fatto un discorso di destra. Impeccabile, tuttavia. Convinto, competente, appassionato, libero, sincero. Avercene, si dice a Roma: avercene a sinistra di presenze di questo calibro da opporre, eventualmente, alle sue ragioni con la forza della ragione”.
“Non sono d’accordo coi due terzi delle cose che ha detto, per quel niente che conta, ma l’ho ascoltata con grande attenzione. – prosegue così l’editoriale di Concita De Gregorio – Per la prima volta da molti anni ho sentito, in un discorso di insediamento, l’eco di una storia personale appassionata e convinta e ho avuto voglia, avrei voglia, di discuterne. Non è questa forse la linfa della democrazia? Avere qualcuno con idee diverse dalle tue a cui opporre altre ragioni?”.
“Il problema di Giorgia Meloni, il suo grandissimo problema, sono i suoi compagni di viaggio. – avverte però Concita De Gregorio – Non è lei che spaventa, è il caravanserraglio di vecchie cariatidi che sono salite a bordo della sua scialuppa entusiaste di ritrovare una verginità grazie alla sua giovinezza. Credo che lo sappia bene anche lei, che tuttavia deve fare con chi ha. Penso che sia una giovane donna di destra, convinta delle sue ragioni e abituata a fare da sola con la farina che ha. Una grandissima comunicatrice, un’equilibrista, una dissimulatrice: certo. Una che cambia pelle secondo necessità: sicuro. La sua campagna elettorale è stata la migliore di tutte, difatti ha vinto”, conclude la giornalista.
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