Spesso vivere in un condominio non è facile. Ognuno ha abitudini e stili di vita diversi che possono divergere, ma quelle persone che sanno il giusto equilibrio possono scoprire addirittura una nuova famiglia. Come è successo a Genny Solimando e Corrado Amodeo: entrambi di Potenza, vivono a Lione da tre anni. Genny è in Francia da tredici e oggi ha la doppia cittadinanza, mentre Corrado l’ha raggiunta per amore. Entrambi sono molto legati alla città e alla loro terra d’origine, dove si trovano ancora gli amici e la famiglia, che ormai non vedono da quasi un anno. Lontani dagli affetti per loro i mesi più difficili della loro nuova vita in Francia sono stati quelli di inizio pandemia. È stato proprio durante questo lungo periodo di lontananza forzata che Genny e Corrado hanno trovato una nuova famiglia. Proprio grazie all’aiuto e alla vitalità del condominio in cui abitano, la coppia di Potenza è riuscita a superare la tristezza del lookdown.
Il 23 è nato come gruppo Whatsapp con gli inquilini del palazzo, ma poi è diventato molto di più. “È un luogo del cuore – ha spiegato la coppia a Repubblica – un numero civico, venti vicini dello storico quartiere lionese della Croix Rousse di età compresa tra i 30 e 60 anni e 3 bambini di 10, 4 e 2 anni, che ci hanno salvato dalla solitudine e dalla depressione da pandemia”. Durante il primo lockdown una vicina inventa un gioco, il “film foolish” che consiste nel girare un video di un minuto reinterpretando la scena cult di un film e farlo indovinare agli altri. “Ci rendiamo presto conto che si tratta di un eccellente diversivo per combattere la noia di quei giorni tutti uguali scanditi da smartworking – ha spiegato ancora la coppia -, ora d’aria nel raggio di un chilometro, apéro-skype e applausi alle finestre alle 20. Girare questi film ci diverte, ci permette di entrare virtualmente nelle case degli altri, dà uno scopo alle nostre giornate, ci fa sentire meno soli e ci permette di conoscerci meglio”.
Tra una risata e un nuovo video, alla fine del lockdown i film realizzati dal vivace condominio sono diventati 74. Appena la situazione pandemica lo permetterà, Il 23 ha già in cantiere l’idea di lanciare il “Flesselleswood”, ovvero una cerimonia di premiazione con tanto di tappeto rosso e trofei realizzati a mano da ciascun inquilino. “Ormai è diventato il punto di riferimento assoluto in tutti i campi – racconta ancora la coppia – hai bisogno di un trapano, di un barattolo di pelati, di un/una baby-sitter, di un costume di carnevale, di una macchina per un pomeriggio? Scrivi ai vicini. Situazione sanitaria permettendo, hai voglia di condividere la tua cena, di fare un aperitivo, di guardare un film o di fare un pic-nic? Scrivi ai vicini”.
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