Entro l’estate Confindustria farà avere al Governo la sua proposta di politica industriale. Questa la promessa che Vincenzo Boccia ha rivolto in occasione dell’assemblea annuale dell’Unione Industriali di Varese: ‹‹Il nostro punto di partenza poggia su una convinzione: il manifatturiero è la sala macchine della nostra economia››.
Per risollevare il comparto manifatturiero e più in generale il sistema impresario italiano, Confindustria si dice pronta a lavorare a stretto contatto con il Governo fornendogli esperienze e competenze per tracciare una nuova strategia di crescita.
Ma per raggiungere questi obiettivi, secondo Boccia, bisogna anche proseguire in parallelo con il coraggioso cammino di riforme avviato due anni fa: ‹‹Il Paese ha coraggiosamente intrapreso la strada delle riforme che toccano molti aspetti del vivere quotidiano e del lavoro di noi imprenditori››. Per questo motivo il leader degli industriali appoggia senza mezzi termini il percorso di riforme costituzionali, istituzionali ed economiche, da lui ritenute ‹‹la chiave per accendere il motore del Paese››.
Per quanto riguarda l’eventuale appoggio di Confindustria al Sì per il prossimo referendum costituzionale, Boccia ci tiene a far sapere che la posizione dell’associazione verrà resa nota soltanto il 23 giugno prossimo ‹‹per evitare una sovrapposizione inutile con le elezioni amministrative››. Confindustria, in sostanza, non vuole politicizzare un eventuale appoggio al Sì che, più che politico, sarebbe semmai una posizione coerente con quanto gli industriali sostengono da più di venti anni: ‹‹Non vogliamo far diventare un caso politico un tema che in realtà riguarda contenuti su cui Confindustria ha lavorato dal 2010 e dagli anni ’90››, puntualizza a questo proposito il neo presidente Boccia.
Viviana Bottalico