Quando si scrive un Cv si pensa molto alla forma, ai contenuti, alla giusta caratteristica da aggiungere, all’ennesima esperienza da eliminare.
Ma per redigere un Curriculum efficace bisognerebbe chiedersi cosa vuole un’azienda da noi: cosa vorrebbe ricevere? Che tipo di curriculum preferirebbe leggere dal candidato?
Se ve lo siete chiesti, allora un passo avanti lo avete già fatto.
Ma come si può veramente capire quale Cv prediligerebbe un’azienda? Mettendosi al posto dell’ufficio del personale!
Farsi delle vere e proprie domande come durante un colloquio di lavoro riuscirà in parte a prevenire quali errori avremmo potuto evitare e quali aggiustamenti fare.
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Un esempio concreto per comprendere se il nostro Cv può essere interessante o solo preso in considerazione? Eccolo. Una serie di domande perfette per aiutare a capire cosa può andare e cosa invece no:
In che cosa il mio Cv può fare la differenza rispetto agli altri?
Il mio Cv esplica bene tutte le mie conoscenze, ma soprattutto quali attività so svolgere bene?
Cosa ho imparato e quanto sono disposto a mettermi in gioco nel prossimo lavoro?
Ho descritto in modo chiaro tutte le caratteristiche che contraddistinguono la mia personalità e le mie attitudini?
Quale valore aggiunto posso portare al ruolo al quale mi sono candidato?
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Le risposte a queste domande sono fondamentali. Devono essere positive ed esaurienti, in caso contrario è opportuno lavorarci su e compilare un cv più completo possibile.
Molti infine possono chiedersi come redigere un buon Cv anche senza una esperienza di lavoro pregressa. Ebbene l’importante è esplicitare esperienze di vita, conoscenze acquisiti durante gli studi e competenze maturate tramite tirocinio, volontariato, partecipazione ad associazioni sportive e sociali.
Tutto può concorre alla definizione di un buon Curriculum, purché sia scritto correttamente e catturi l’attenzione. La concorrenza è oggi numerosa e tremendamente agguerrita. Il mercato del lavoro è saturo di Cv compilati in serie.
Il rischio resta quello di girare a vuoto tra le aziende, senza mai essere davvero presi in considerazione.