Non c’è certo molto da esultare, ma quella di Conte è pur sempre una vittoria. Cinquecento miliardi di euro con emissioni di titoli Ue comuni, destinati ai Paesi più colpiti; e trasferimenti, non prestiti. C’è l’accordo tra Merkel e Macron su quello che il nostro premier aveva definito “Recovery Fund”. E l’accordo è una bella boccata d’ossigeno per l’Italia che, se tutto dovesse filare liscio, potrà contare così su almeno 100 miliardi di euro, un fondo di ripresa, solidamente ancorato nel bilancio Ue 2021-2027. Con un tweet pubblicato nella serata del 18 maggio, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si è dunque detto soddisfatto dell’accordo tra il presidente francese Emmanuel Macron e la cancelliera tedesca Angela Merkel per l’istituzione del Recovery Fund con i primi 500 miliardi di euro a fondo perduto.
Nel messaggio, il premier ha tuttavia sottolineato come ora sia necessario aumentare gli aiuti previsti per famiglie e imprese, confidando nelle proposte della Commissione Europea. Nel tweet, il premier Conte ha affermato: “La proposta franco-tedesca (500 miliardi a fondo perduto) è un primo passo importante nella direzione auspicata dall’Italia. Ma per superare la crisi e aiutare imprese e famiglie serve ampliare il Recovery Fund. Fiduciosi in una proposta ambiziosa da parte della Commissione Europea”. Fonti di Palazzo Chigi aggiungono inoltre come la proposta franco-tedesca abbia il merito di aver recepito elementi portati avanti anche dall’Italia riguardo i trasferimenti e il meccanismo di anticipo delle risorse, cioè quello che viene comunemente chiamato front loading.
Le autorità italiane avevano poi commentato l’accordo esprimendo soddisfazione per la presenza del cosiddetto Green Deal e per l’attenzione posta alla salvaguardia del l’industria europea, così duramente provato dal lockdown forzato: “In sintonia con le nostre proposte vi è anche l’attenzione per il Green Deal, il sostegno del tessuto industriale europeo, e la prospettiva di armonizzare il quadro regolatorio fiscale”. Il Recovery Fund era stato precedentemente esaminato dal Parlamento Europeo lo scorso 15 maggio, quando il pacchetto di riforme venne approvato con 505 voti a favore e 119 contrari.
Per quanto riguarda gli europarlamentari italiani, hanno votato favorevolmente quelli di Pd, M5s e Forza Italia che avevano votato sì mentre quelli di Lega e Fratelli d’Italia hanno preferito astenersi in polemica con la misura. Ieri, in una video conferenza, la cancelliera tedesca e il presidente francese hanno trovato un compromesso tra le istanze del Nord (rappresentato da Berlino) e il Sud (rappresentato da Parigi), che dovrebbe indicare la strada alla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, in vista della sua presentazione delle proposte sul bilancio e il famoso fondo di ripresa, il 27 maggio. Una proposta definita “ambiziosa e mirata” anche da Christine Lagarde, presidente della Bce.
Il premier Giuseppe Conte, secondo indiscrezioni riportare da Avvenire, è stato in contatto con i due leader attraverso sms. Il problema è che la proposta dovrà essere approvata all’unanimità dai 27 Stati membri insieme al bilancio Ue per i prossimi 7 anni. “Non è un accordo dei 27 – ha precisato Macron – è un accordo franco-tedesco. Ora è la Commissione che deve presentare la sua proposta”. L’intesa non sarà facile, ma l’obiettivo è un accordo entro fine giugno.
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