Giuseppe Conte prova a mettere un freno al centrodestra. Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni al momento sembrano tenere il coltello dalla parte del manico nella corsa al Quirinale. A sparigliare le carte ci ha pensato il leader di Forza Italia annunciando la sua rinuncia alla candidatura. Ma pretendendo in cambio la permanenza di Mario Draghi nel ruolo di premier a Palazzo Chigi. La destra, insomma, punta ad eleggere un suo candidato di area alla presidenza della Repubblica. Ipotesi che Conte prova a raffreddare parlando di “deliri di onnipotenza”.
“Con chiarezza dobbiamo invitare le forze di centrodestra a non cedere a deliri di onnipotenza, cioè a pensare che questo è il momento di un presidente di centrodestra. O che ci sia un diritto di prelazione, perché sarebbero maggioranza del paese. Non è questo un discorso che ci farebbe andare avanti”. Così parla Giuseppe Conte concludendo la riunione con i grandi elettori pentastellati, convocata nella giornata di domenica 23 gennaio.
“Stiamo dimostrando perché siamo una comunità che discute, lo apprezzo. – prosegue Giuseppe Conte – Ho visto interventi costruiti con autenticità di pensiero. Dobbiamo arrivare in questo clima e spirito alla soluzione migliore del Paese. Siamo consapevoli che stiamo portando una linea di azione, consapevoli dei nostri numeri”, sottolinea l’ex presidente del Consiglio.
“La nostra ostinazione ha dato un frutto: non c’è più il nome di Berlusconi. – esulta Conte – Ho detto che se siamo quelli del no veto ho detto anche che no ci devono essere preclusioni per proposte che arrivano dal centrodestra. Stiamo andando nella giusta direzione, ma il cammino è complesso. La stessa cosa che ci siamo detti stamattina con Letta e Speranza. Dobbiamo essere concentrati, senza porre veti e atteggiamenti negativi, ma siamo quelli che pongono i sì per i cittadini”, conclude il leader pentastellato.
Potrebbe interessarti anche: The Lancet accusa il governo Conte: “Lombardia travolta da Covid per colpa sua”