Il futuro di Giuseppe Conte non è più così incerto. Scartata l’ipotesi di candidarsi a sindaco di Roma, l’ex premier tra la notte di sabato e la giornata di domenica ha valutato tutti i possibili spazi di manovra per tornare protagonista dopo essere stato defenestrato da Palazzo Chigi da Renzi. “Vedo che siete tutti d’accordo e anche io sono convinto che sia la scelta migliore da fare per ritornare in campo subito”, riporta un virgolettato di Conte ripreso dal Corriere. Di cosa si tratta? “Sarà candidato alle elezioni suppletive della Camera, nel collegio uninominale di Siena, per il seggio lasciato vacante dall’ex ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, che si è dimesso da deputato del Pd a novembre scorso dopo essere stato eletto presidente di Unicredit”.
Una data per il voto ancora non c’è, sarà materia di competenza del governo guidato da Mario Draghi, anche se l’esecutivo dimissionario aveva prescritto — in un articolo del decreto Ristori quater — le urne aperte “entro il 31 marzo”. Settimana in più o in meno, il tempo è quasi un dettaglio. Dopo essere stato due volte presidente del Consiglio, l’avvocato e professore si prepara alla sfida che potrebbe portargli sul biglietto da visita uno dei pochi titoli che gli manca: “Onorevole”. Il posto vacante lasciato da Padoan gli consentirebbe di rimanere dentro il gioco della politica nazionale, andare in tv, non scomparire.
Stando al Corriere, “Conte ne ha parlato con Di Maio e Grillo, poi ha sottoposto la questione a Goffredo Bettini, che l’ha girata alla segreteria del Pd; il cerchio s’è andato via via chiudendo e la decisione, domenica pomeriggio, era già bella che presa. Giusto in tempo per poter formalizzare, di fronte all’assemblea dei parlamentari pentastellati, che «no, non sarò ministro nel governo Draghi”. Certo, rimarrà da capire quanto il clima di solidarietà nazionale spingerà Salvini e Berlusconi a trovare un candidato all’altezza da opporgli e se Renzi presenterà un suo candidato di disturbo oppure no.
“Ma per Conte, strano ma vero per uno che è stato due volte presidente del Consiglio, si avvicina l’ora della sua prima campagna elettorale. Sarà sostenuto, oltre che da M5S e Pd, anche da Leu. Ed è possibile che sulla scheda, accanto al suo nome, appaia per la prima volta il simbolo dell’«Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile», embrione della coalizione comune che verrà, prima o poi”.
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