«Atteggiamento incomprensibile di totale chiusura»: Giuseppe Conte bolla così l’atteggiamento del premier Mario Draghi, rivendicando per il proprio partito un comportamento trasparente e ricordando di aver chiesto più volte di estrapolare il voto sul termovalorizzatore di Roma dal dl Aiuti. «Qualcuno ha parlato di ricatto? Lo abbiamo subito, quando abbiamo partecipato alla votazione è chiaro che abbiamo provato a circoscrivere al minimo il significato politico di questa linearità e coerenza. Non era un’astensione né una mozione, ma il premier ne ha tratto le conseguenze che ha ritenuto, confidavamo potesse optare per un percorso diverso» rispetto alla scelta di dimettersi, ma il non voto del Movimento al Senato «non era il significato di un voto contrario alla fiducia, ma dal comunicato di Draghi abbiamo visto che la nostra linearità è stata intesa come elemento di rottura, ne prendiamo atto».
Per il leader M5S, pur avendo subito attacchi continui, il Movimento avrebbe proposto costantemente idee e progetti per il miglioramento del Paese: «Abbiamo chiesto un intervento di forte impatto con sostegni consistenti a imprese e lavoratori. Il fatto che ci sia stato un incontro con le parti sociali e un Consiglio per fine luglio, significa che gli aiuti richiesti erano effettivamente urgenti». Secondo Conte, se non ci fosse stato i M5S a suggerire e imporre alcuni elementi nelle riforme, ci sarebbero stati molti «buchi» nei provvedimenti. Ma il compromesso è stato possibile finché non si sono trovati di fronte all’ostacolo della transizione ecologica: «Le dimissioni del presidente in carica intervengono in un momento di grande difficoltà per il Paese, molte forze politiche si sono affrettate a chiedere che il M5S resti fuori dal perimetro della maggioranza, in particolare le forze più giovani, manifestando ostilità nei nostri confronti: non credo che sia ostilità personale, ma contro i valori da noi professati. Noi siamo scomodi, lo sappiamo e lo abbiamo sempre saputo. Ma perché la nostra azione politica è sempre stata ispirata alla tutela dei cittadini. Ed è per questo che abbiamo invitato il presidente Draghi a confrontarci» sui temi a cui il M5S tiene: «Non c’è stata ancora una risposta chiara».