Dimissioni. Senza chiedere il voto in aula, così da evitare eventuali pasticci istituzionali che potrebbero mettere in difficoltà il presidente della Repubblica. Non prima, però, di aver pronunciato un discorso di duro attacco a Matteo Salvini, il vero deus ex machina di una crisi di governo arrivata all’improvviso e mal digerita persino dagli elettori della Lega. Questa la scelta di Giuseppe Conte, che a breve affronterà il più delicato passaggio dal suo insediamento.
Conte ha scelto di fare un passo indietro, rimettere il proprio mandato nelle mani del presidente Mattarella. E ha preparato un intervento destinato a passare alla storia, che lo vedrà scagliarsi contro quello che ormai è diventato il suo nemico giurato, Salvini. Parole attraverso le quali farà intuire anche qualcosa in più del suo futuro, mettendo le basi per un eventuale bis nel ruolo di premier.
In Aula, infatti, Conte chiarirà di non voler avere più niente a che fare con la Lega. Non sarà, dunque, al centro di un eventuale governo gialloverde 2.0., ipotesi che continua comunque a circolare all’interno di un Movimento Cinque Stelle chiamato a una difficilissima scelta. Lui, l’attuale presidente del Consiglio, del Carroccio e dei suoi iscritti non vuole più saperne.
Una scelta che potrebbe spingere ulteriormente il Movimento verso la discussa alleanza con il Pd per la realizzazione di un governo di responsabilità, con un programma messo nero su bianco e da portare avanti di comune accordo. In quel caso, le premesse per un rientro di Conte (il ruolo sarebbe poi da vedere) ci sarebbero. Di sicuro, il premier si toglierà un bello sfizio. Tutto a danno di Matteo Salvini.
Spunta l’ipotesi Fico alla guida del governo Pd-Cinque Stelle