Proroga dello stato di emergenza fino ottobre. Questo il compromesso al quale è arrivato il governo giallorosso dopo giorni di trattative: resta il dubbio sulla data effettiva, tra il 15 e il 31. Ad annunciarlo, nel corso del suo intervento in Senato, è stato lo stesso premier Giuseppe Conte: “La proroga è una facoltà espressamente prevista dalla legge e attivabile ogni qual volta, anche a distanza di tempo dell’evento, si rende necessaria. Questa esigenza si verifica quasi sempre. Lo dimostrano diversi precedenti”.
Secondo il capo del governo, lo stato di proroga si rende necessario per contrastare la pandemia “che non si è risolta. C’è una imprevedibile evoluzione, la pandemia non ha esaurito i suoi effetti. Se decidessimo diversamente cesserebbero di avere effetto le ordinanze”.“Pur in assenza del vincolo normativo – ha spiegato il premier – ritengo doveroso condividere con il Parlamento la decisione della proroga dello stato di emergenza”. “Serve un cauto livello di guardia e avere la possibilità di intervenire con speditezza qualora ci dovesse essere la necessità. Non c’è alcuna intenzione di drammatizzare né di alimentare paure ingiustificate nella popolazione. La mancata proroga dello stato di emergenza finirebbe per far cessare l’operatività del commissario il cui lavoro si sta rivelando fondamentale”.
Conte ha poi ricordato che “soprattutto in questa fase la struttura commissariale sta procedendo all’acquisizione e distribuzione delle apparecchiature e i dispositivi di protezione individuale e ogni altro bene strumentale, compresi gli arredi utili a garantire per settembre l’ordinato avvio dell’anno scolastico a più di 10 milioni di persone tra studenti, insegnanti e personale amministrativo che dovranno rientrare nelle scuole nella massima sicurezza”.
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