La base M5s si è espressa e ha tracciato il percorso del futuro del partito. Il sondaggio di Demos & Pi illustrato oggi da Ilvo Diamanti su Repubblica parla chiaro. Il MoVimento 5 Stelle certifica l’apprezzamento per Giuseppe Conte, che per sette su dieci deve essere il nuovo capo del M5s. Niente direttorio, quindi, come era stato previsto dalle ultime modifiche allo Statuto. Anche il M5S ora punta al leader unico. “Sei su dieci vogliono un nuovo leader mentre meno di quattro (ovvero il 37%) preferirebbero un organo plurale. Oltre il 70% dei suoi elettori, infatti, afferma di non aver dubbi sulla scelta di Conte come nuovo capo politico”. (continua dopo la foto)
“Gli altri leader raccolgono frammenti di consenso: Luigi Di Maio il 6 per cento, Di Battista, Crimi, lo stesso Grillo il 3%. Il M5s, nelle intenzioni dei suoi elettori, si presenta, quindi, come un soggetto politico “personalizzato”, come del resto anche la Lega di Salvini e Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. Un terzo degli elettori M5s ritiene anche giusto costruire un’alleanza elettorale con il Partito Democratico. Il 40% invece preferirebbe un’alleanza senza vincoli”. (continua dopo la foto)
“Quasi l’esatto inverso di ciò che pensano gli elettori del Pd, tra i quali il 40% si dice favorevole a realizzare una coalizione, mentre il 30% preferirebbe un’intesa, senza rinunciare alla propria autonomia. Tuttavia, circa il 70% della base dei due partiti immagina e vorrebbe un percorso comune. Pur mantenendo la propria specificità e la propria autonomia. Senza divenire, cioè, un ‘PDa5S'”. (continua dopo la foto)
Secondo Demos & Pi dopo l’estate del 2019 nel M5s si è verificato uno spostamento verso sinistra, che risulta particolarmente accentuato nell’ultimo anno. Probabilmente influenzato dal cambiamento di alleanze e di posizione del partito sullo scenario politico nazionale. “Un’interpretazione che risulta avvalorata dalla vicinanza espressa dagli elettori del M5S verso gli altri partiti. Infatti, la base del M5S insegue le – e si adatta alle – scelte e alleanze del gruppo dirigente del partito. Così, da (Centro) Destra si sposta a (Centro) Sinistra. E, mentre si allontana dalla Lega, si avvicina al Pd e a LeU.
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