C’è grande attesa per la lectio magistralis che il professor Giuseppe Conte terrà venerdì 26 febbraio. L’ex premier, concluso il periodo di aspettativa obbligatoria per il suo incarico di Presidente del Consiglio, farà infatti il suo ritorno all’università di Firenze. Come comunicato dall’ateneo, Conte incontrerà prima il rettore Luigi Dei presso la sede del rettorato in piazza San Marco, poi avrà anche una riunione con la presidente della scuola di Giurisprudenza Paola Lucarelli e con il direttore del dipartimento di Scienze giuridiche Andrea Simoncini per definire i suoi prossimi impegni didattici. (Continua a leggere dopo la foto)
Infine, l’ex premier terrà una lezione in diretta video streaming – senza “pubblico” presente – alle 15.30. La lezione sarà trasmessa sul sito e sul canale YouTube dell’università di Firenze. Ed è proprio questo aspetto ad aver fatto infuriare – e ti pareva – Fratelli d’Italia, che ha lanciato un messaggio molto forte annunciando anche un’interrogazione alla ministra dell’Università: “Ora che non ha più poltrone, Conte non usi l’università pubblica come pulpito per fare propaganda politica”, è l’attacco. (Continua a leggere dopo la foto)
Ma a chiedere a gran voce il ritorno di Conte in cattedra sono stati per primi gli studenti, incuriositi da questi anni trascorsi a Palazzo Chigi. Del resto era stato lo stesso Conte, appena lasciato Palazzo Chigi, a confermare che il suo futuro sarebbe stato l’insegnamento: “Il mio futuro immediato è il rientro a Firenze da professore all’Università. È terminata l’aspettativa e quindi riprenderò ad andare a Firenze”. (Continua a leggere dopo la foto)
L’idea di rimanere in politica, comunque, resta nei pensieri dell’ex presidente del Consiglio. “Ci sono tanti modi per partecipare alla vita politica: lo vedremo insieme agli amici con cui abbiamo lavorato e ai compagni di viaggio” ha ripetuto Conte. Conte resta il più importante “candidato” a guidare la (presente e futura) coalizione del centrosinistra che comprende Movimento Cinque Stelle, Partito Democratico e Liberi e Uguali. Per lui, però, prima potrebbe arrivare – come dicono tutti – la guida del M5s.
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