Giuseppe Conte protagonista della puntata di Otto e mezzo andata in onda su La7 lunedì 8 novembre. Il leader del M5S risponde al fuoco di fila delle domande della conduttrice e dei giornalisti Lina Palmerini e Alessandro De Angelis. Ma è proprio con quest’ultimo che si scatena la bagarre, dopo che il vicedirettore dell’Huffington Post lo accusa di non essere stato eletto democraticamente.
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De Angelis attacca Conte sulla mancata riforma della Rai che l’ex premier avrebbe dovuto fare quando sedeva a Palazzo Chigi. “Da soli non ce la possiamo fare. Fate una campagna di stampa a nostro favore”, replica deciso il leader del M5S. “La vedo tonico, pimpante e battagliero. E questo mi fa piacere”, chiosa il giornalista. “Adesso che lo ha detto lei mi sento confortato”, ironizza Conte. “Per gestire il M5S è il minimo”, commenta la Gruber sibillina.
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“Lei è appena stato nominato leader e non è riuscito a mettere i suoi capigruppo al Senato”, lo accusa allora De Angelis. “Guardi, lei non mi ha ascoltato”, replica l’ex premier dando il via al battibecco. “Voleva mettere un capogruppo e non ce l’ha fatta”, affonda ancora il colpo il giornalista scatenando la reazione stizzita di Conte. “Non riesce a mettere Bonafede alla Camera”, insiste però il suo interlocutore nella provocazione.
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“Ma cosa sta dicendo? Ma non legga i giornali che lei scrive tra l’altro. Abbia pazienza. Altrimenti lei scrive e si legge e diventa autoreferenziale”, sbotta Conte. “Non faccia come i leader degli ultimi 50 anni che danno sempre la colpa ai giornalisti”, lo rimprovera De Angelis costringendo la Gruber ad intervenire. “La fragilità della sua leadership è che lei è perennemente nominato. Apra una fase democratica, faccia un congresso”, non molla però l’osso il collega. “Lei si è un po’ distratto. Ora non mi deve interrompere. Ma di che bagno democratico sta parlando. Ma mi faccia il piacere”, perde definitivamente la pazienza Conte.
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